Qualche giorno fa siamo stati in una gelateria, con questo freddo direte voi? Ebbene si, in questa gelateria ci hanno fatto assaggiare un ottimo cioccolato caldo abbinato a uno spumosissimo zabaione, una vera delizia. Ma facciamo un passo indietro nel racconto. Ci troviamo da Neve di Latte, dove abbiamo fatto una degustazione delle due specialità del posto, abbinate anche ai gustosi lievitati del Bistrot, un incontro di consistenze diverse e di temperature diverse che lascia al palato un’ottima sensazione.
Tanta passione e una selezione delle materie prime molto scrupolosa, sia quella che fanno i ragazzi di Neve di Latte, sia quella di Amedei che ha portato in degustazione il cioccolato, materia prima d’eccezione proveniente da filiera controllata, selezionata da Amedei in oltre 30 anni di esperienza nel settore.
Guida nella degustazione il maestro gelatiere Eugenio Morrone, brand ambassador dell’azienda presente allo speciale appuntamento, ha spiegato dettagliatamente la filosofia che detta le scelte del noto marchio, in un viaggio che dal Centro America e dall’Africa, dove il cioccolato affonda le sue radici, passa per la selezione e per le lavorazioni lente e non invasive, che garantiscono una particolare gradevolezza, un gusto morbido e avvolgente, per prodotti che, con semplici ingredienti di base e senza alcun tipo di additivo ed eccipiente, oltre al ridotto contenuto di zuccheri, assicurano la perfetta riuscita della cioccolata calda anche a casa.
“Al banco leggete sempre la lista degli ingredienti! Meno ce ne sono più buono sarà il gelato” ha spiegato la maestragelatiera,LaraTenorio.“Il gelato da Neve di Latte lo facciamo fresco ogni singolo giorno – ha detto orgogliosa e soddisfatta Lara – ed ha una caratteristica inconfondibile, è naturale, e si sente dal sapore”.
Alla domanda poi sui segreti per uno zabaione cosi cremoso, ancora una volta la risposta pronta di Lara: “E’ lo zabaione che nonne e mamme facevano e fanno con amore a casa, semplice, genuino e gustoso. Quell’uovo sbattuto con maestria con zucchero e un po’ di marsala che si scalda e si mette da parte e poi – suggerisce Lara per un risultato ancora più goloso morbido- “il giorno dopo montatelo insieme a un po’ di panna, non liquido né troppo spumoso. Poi rimettetelo in frigo per un’altra notte, e l’indomani servitelo rigorosamente freddo, da consumare appena uscito dal frigo. Il risultato è garantito”.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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