Il Giappone e i suoi 5 cibi dai super poteri

Redazione  | 15 Feb 2023  | Tempo di lettura: 5 minuti

La parola “superfood” fa pensare a un alimento miracoloso, una sorta di supereroe del food che gode di poteri speciali e in effetti, grazie alle loro alte proprietà nutritive, sono molti i benefici che regalano al corpo. Il Giappone, paese caratterizzato da una profonda cultura culinaria, ha ben cinque cibi che possono vantarsi di rientrare in questa categoria:

Tè verde macha, il superfood più famoso

Matcha

Un viaggio tra superalimenti nipponici non può che iniziare con il tè matcha, uno dei superfood giapponesi più diffusi e conosciuti.

Le origini di questa bevanda a base di foglie intere in polvere sono da cercare nelle più tradizionali e antiche pratiche della Cina e del Paese del Sol Levante che prevedono un intenso processo di coltivazione. Luogo iconico della sua produzione è Uji, incantevole e romantica città nei pressi di Kyoto che ha fatto da sfondo a “Storia di Genji, principe splendente”, capolavoro letterario dell’XI secolo. Qui, tra l’altro, affacciato sul fiume, in una suggestiva cornice, si trova il negozio di tè matcha più antico del paese, attivo da quasi mille anni.

Che sia gustato come bevanda, dall’intenso sapore amaro, o in dolci golosi come pancake, semifreddi o gelati è sempre una delizia per il palato. Con le sue proprietà antiossidanti e l’alta concentrazione di elementi come zinco e vitamina C il matcha offre diversi benefici al corpo: migliora la circolazione, ha ottimi effetti antitumorali, stimola la perdita di peso e rende la pelle più luminosa.

Da non perdere la cerimonia del tè nell’atmosfera tranquilla di templi e case da tè, in particolare quelli di Nara, Kyoto e Kamakura, per un’autentica esperienza giapponese. Infine, merita una visita il Festival del tè al tempio Koshoji di Uii, che si tiene ogni anno la prima domenica di ottobre.

Yuzu, l’agrume dall’alto concentrato vitaminico

Yuzu

Lo yuzu, un agrume dal sapore delicato, incrocio tra pompelmo, lime e mandarino si è guadagnato lo status di superfood grazie alla concentrazione tre volte superiore di vitamina C rispetto ai limoni. Un altro elemento che lo rende così pregiato è il tempo necessario per la crescita della sua pianta, che necessita di ben dieci anni per raggiungere la maturità e generare i suoi profumatissimi frutti.

Cornice della maggior parte delle coltivazioni di yuzu è la prefettura di Kochi, dove questo frutto pregiato viene impiegato in diverse specialità della regione: il succo, ad esempio, è spesso usato come condimento o come bevanda, mentre la scorza come guarnizione. Unito alla salsa di soia e all’aceto diventa invece una squisita salsa di accompagnamento. Al gusto, il suo aroma è agrumato e fragrante. Perfetto anche per il benessere del corpo, si può utilizzare lo yuzu per arricchire del suo profumo un bel bagno caldo chiamato yuzuburo, o yuzuyu.

Ricco di antiossidanti, questo frutto è un ottimo antidoto al cattivo umore e al senso di fatica.

Il profumo delicato di questi agrumi pervade la Yuzu Road, un imperdibile percorso nel verde sorto al posto di ciò che un tempo era la più grande ferrovia forestale del Giappone, adornato da centinaia di alberi di yuzu.

Umeboshi, le albicocche che promettono miracoli

Umeboshi

Con il loro sapore aspro e salato, le albicocche fermentate umeboshi, che promettono miracoli, sapranno conquistare anche i palati più esigenti.

Per chi è curioso di provare nuovi sapori e immergersi nella cultura locale è d’obbligo un giro nella prefettura di Wakayama, area in cui si coltivano le migliori umeboshi del Giappone. Nelle numerose aziende agricole che costellano l’area ci si potrà fermare a raccogliere i frutti e cimentare nella preparazione di gustosi succhi e marmellate.

Le umeboshi si possono consumare come accompagnamento al riso, sotto forma di liquore (umeshu) o come ripieno degli onigiri.

Quali “miracoli” assicurano queste albicocche? Migliorano la circolazione, rafforzano il sistema immunitario, sono un antidoto contro la stanchezza e un valido aiuto nel limitare il diabete.

Natto, il cibo che non ti aspetti

Natto

Assai poco conosciuto fuori dai confini del Giappone, il natto, alimento a base di soia fermentata, con il suo odore particolare e la sua consistenza collosa, divide anche gli stessi giapponesi.

Questo superfood ha una storia che risale ai tempi più antichi e viene preparato secondo la tradizione confezionando semi di soia cotti al vapore nella paglia, dove poi vengono lasciati fermentare.

Solitamente viene servito con del riso e dei cipollotti rendendolo così una pietanza ricca e sana.

Nonostante la sua limitata popolarità apporta grandi benefici grazie ad un concentrato di proprietà nutritive: è importante per la salute delle ossa e può essere considerato un ottimo alleato contro ipertensione, ictus o infarto.

Miso, il caposaldo della cucina nipponica

Miso

Il miso, condimento ottenuto dalla fermentazione dei fagioli di soia uniti a riso, sale e funghi kojikin, è molto di più di una zuppa, è un pilastro della cucina giapponese!

Per un itinerario completo all’insegna della cultura culinaria giapponese, non può mancare una visita in una delle fabbriche storiche di Yuasa, nella prefettura di Wakayama, che producono il miso secondo l’antica ricetta tradizionale.

Esistono differenti tipologie di miso che coniugano identità e sapori regionali; quella più popolare è il miso a base di soli semi di soia, con la possibilità di variare le materie prime. Questo condimento trova diverse espressioni: brodi, marinature, salse, fino alle creme da spalmare.

Il suo “superpotere” è la ricchezza di proteine e vitamine che hanno effetti benefici sulla salute: dalla riduzione del rischio di alcuni tumori, al miglioramento della funzione immunitaria all’essere di supporto al benessere del cervello.

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