Nusret Gökçe più noto con il soprannome di Salt Bae, deve l’inizio del suo successo a un gesto diventato virale, salare la carne facendo scendere a pioggia il sale dalla mano fino al gomito. I suoi locali trasudano lusso ed eccessi tra carni pregiate e ricoperte d’oro e piatti come il celebre Golden Burger da 300 dollari. Sempre circondato da personalità note dal mondo del cinema a quello del calcio. Quello che però si evince dai racconti dei suoi ex dipendenti e del suo ex manager nasconde una verità inaspettata.
Non è tutto oro quello che luccica verrebbe da dire, soprattutto quello sulle bistecche di Salt Bae. Quello che descrivono i suoi ex dipendenti rivela un mondo parallelo ben distante da quello che si vede sui social. Sono ben sette le cause legali e una fama non proprio buona quella del celebre macellaio che viene definito dai suoi dipendenti “Un tiranno con l’ossessione per la ricchezza e l’eccesso” in un’intervista a Business Insider. Furto di stipendio, violazioni delle leggi sul lavoro, discriminazioni e cultura della paura nei confronti delle donne, queste le principali accuse mosse dagli ex dipendenti che lamentano anche licenziamenti molto frequenti e favoritismi.
Non è mancata la risposta dell’avvocato che a Insider ha dichiarato “Le accuse non sono altro che un rimaneggiamento di vecchie cause legali in cui le rivendicazioni sono state contestate e sono state da tempo sistemate. Sfortunatamente, i ristoranti di alto profilo e gli chef famosi sono spesso oggetto di affermazioni false. Nusret ha più di mille dipendenti in tutto il mondo: è un peccato che alcune vecchie cause legali e alcune osservazioni poco lusinghiere debbano oscurare il enorme sforzo per mantenere una forza lavoro di ristorazione globale“.
Da chi ha dichiarato che Nurset ha uno “stile manageriale aggressivo” a chi lo ha definito un dittatore, chi invece ha espresso lo stato in insicurezza sul posto di lavoro, non si sapeva mai se sarebbero stati licenziati a fine giornata. Le dichiarazioni degli ex lavoratori non si sono fermate però solo all’ambiente lavorativo poco adatto ma anche al lusso che a loro dire sarebbe una vera e propria messa in scena. “Tutto, dai tovaglioli ai bicchieri, è buon mercato, le uniformi erano le più orribili in cui abbia mai lavorato ” ha dichiarato l’ex barista di Nusr-Et London. Altri ancora hanno raccontato che nei ristoranti di Nurs-Et vale la regola “chi sbaglia paga“. Un impiegato di Dubai ha consegnato per errore un sacchetto di bistecca avanzata al tavolo sbagliato. Errore che è costato caro, ben 140 dollari che son ostati detratti dalle mance.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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