Il liquore rosso che tutti hanno provato una volta nella vita è il perfetto alleato di tantissimi dolci della tradizione

Stefano Maria Meconi  | 16 Feb 2024  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il suo è un nome di origine araba, ma la preparazione di questo liquore pare che sia nata in Toscana e, attraverso le ricette della tradizione, si è diffuso in tutta Italia senza soluzione di continuità. Del resto, chi può dire di non aver – almeno una volta nella vita- assaggiato un dolce che contenesse alchermes? Si tratta infatti di un liquore dal tipico colore rosso-rosato, molto dolce e dalle note floreali, che ben si presta alla pasticceria. Ed ecco alcune curiosità che ve lo faranno apprezzare ancora di più.

Amatissimo dai Medici (ma non di professione)

Il più antico prezzario di questo liquore, prodotto nell’Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, risale al 1859. La ricetta originale è quella dettata da fra’ Cosimo Bucelli, direttore dell’Officina di Santa Maria Novella già nel 1743, trovata nel ricettario della Fonderia dell’Officina stessa. Ma la storia dell’alchermes è molto più antica: secondo fonti storiche, si narra che questo liquore, considerato una specialità medicinale, fosse già prodotto, come elisir di lunga vita dalle Suore dell’Ordine di Santa Maria dei Servi di Firenze, fondato nel 1233. Agli inizi del Cinquecento si hanno notizie della preparazione anche dai frati di Santa Maria Novella e dai Certosini (alchermes di Firenze o rosolio).

La sua fama in Italia e in Europa si deve però alla famiglia Medici: è diventato famoso, infatti, grazie a Caterina de’ Medici che lo fece conoscere in Francia, come del resto anche i macarons e il gelato. Il nome originale del liquore, Alchermes, deriva infine dalla parola araba al-qirmiz, che vuol dire cocciniglia: è un richiamo al colore del liquore, vicino al cremisi.

Ecco come si produce e dove acquistarlo

Il liquore alchermes, tipo elisir, di colore rosso brillante, di sapore speziato-aromatico, con Ph 5.1 e 35 gradi alcolici. Si dice che sia un liquore “corroborante” che ravviva gli spiriti e irrobustisce l’organismo. Si utilizza in pasticceria come colorante ed aromatizzante e, nella gastronomia salata, si usa nella preparazione della mortadella di Prato.

L’alchermes è acquistabile nelle gastronomie più fornite, nei supermercati e anche online, come ad esempio su Amazon (50 ml costano circa 13 euro).

Ricetta con l’alchermes

L’alchermes è ancora oggi molto utilizzato in cucina, soprattutto nella realizzazione di alcuni dolci tipici della tradizione. Nel Lazio, ad esempio, è impiegato diffusamente nelle varianti locali della pizza di Pasqua., con particolare riferimento a quella di Rocca di Papa, il cui uso conferisce all’impasto la caratteristica colorazione rosa. Inoltre, l’alchermes serve per inzuppare le pesche di Prato, il gateau o rotolo ripieno al cioccolato e, soprattutto, la zuppa inglese. In quest’ultima ricetta, a seconda delle varianti, se ne possono impiegare fino a 100 ml per bagnare il pan di Spagna e conferirgli quel caratteristico sapore lievemente alcolico, dolce e assolutamente gustoso.

Stefano Maria Meconi
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