Il piccolo borgo siciliano dove si mangiano prodotti incredibili ed economici

Francesco Garbo  | 12 Giu 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Le origini del nome derivano dal greco Kephaloidion, ovvero testa nel senso di capo oppure estremità, punta come a intendere la rocca. I romani poi la chiamarono Coephaledium mentre per gli arabi era Gafludi, città fortificata e ricca di acqua. Parliamo della bellissima Cefalù, un crocevia di culture stratificate nel corso degli anni.

La storia di Cefalù

Qui le origini mitologiche si fondono con quelle storiche. Dopo un periodo di dominazione greca Cefalu cade sotto la dominazione romana nel 254 a.C rimanendo legata all’impero fino alla sua caduta per poi cadere nelle mani di vandali goti e bizantini. Nel 858 d.C fu la volta della conquista da parte degli arabi che la chiamarono Gafludi. Facendo un salto in avanti nel tempo si arriva al 1839 data in cui Cefalù può contare ben 81 bastimenti classificandosi come la quinta più importante tra le marinare di Sicilia.

Terra di mito e di bellezza dove Ercole ha innalzato un tempo a Giove, il mare ha portato qui molti popoli rendendo Cefalu un vero e proprio crocevia di culture. La cattedrale è ancora il centro della città storica ma a dominare la città dall’alto c’è la rocca o, come era già nota ai fenici, il promontorio di Ercole. Ben 270 metri di roccia calcarea dalla quale si gode di un panorama unico. Proprio al di sopra della rocca risiede il tempio dedicato a Diana. Proprio qui Ruggiero II volle edificare il suo mausoleo, davvero impotente una sintesi tra il cultura bizantina ed islamica. Da non perdere anche il lavatoio medievale che è interamente scavato nella roccia ed è stato usato fino a non molto tempo fa. Per concludere la passeggiata nella città, il vecchio porto, che soprattutto la sera regala una di quelle visioni da cui non si vorrebbe più staccare gli occhi.

Per chi cerca i divertimenti legati al mare è nel posto giusto, qui il mare è davvero incantevole. Escursioni sulle Madonie e trekking montano completano l’esperienza e accontentano un po tutti i gusti. Per chi si volete spostare a soli 4 km da Cefalù sorge il cenobio di San Biagio dove sono conservati affresco del XIII secolo. Non manca cibo di qualità tra olio Dop, vino Doc e la pasta, ma anche formaggi e carni di qualità allevate nei pascoli del parco della madonia. Qui a Cefalù c’è solo l’imbarazzo della scelta, da profumatissimi piatti di mare fino alla carne. Ottima la  la pasta ’a taianu (pasta al tegame), e piatto forte della Festa del SS. Salvatore.La pasta è sapientemente condita con ragù, carne e melanzane fritte.

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