Il profumo si sente a km di distanza: in questa città del Piemonte c’è un protagonista assoluto!

Francesco Garbo  | 29 Set 2023

Una terra definita “della malora” si trasforma in quella della fortuna, tutto grazie ad artigiani capaci di trasformare le eccellenze di questo territorio in prodotti ambiti da mezza Europa. Ci troviamo nelle Langhe e qui c’è un posto famoso in tutto il mondo per il suo preziosissimo tartufo, Alba. Una cittadina posata su un’ansa della tipa destra del Tannaro che ha saputo valorizzare il suo territorio tanto da essere stata insignita nel 2017 come Città Creativa della Gastronomia UNESCO. Scopriamo Alba tra i suoi paesaggi e le sue delizie.

Alba è il centro nevralgico delle Langhe, il suo cuore pulsante, è qui che nacque e visse Beppe Fenoglio, noto scrittore italiano. Alba, la città bianca come la chiamavano i romani dal latino Albus. Bianca come il tartufo bianco, l’oro della terra, Tuber Magnatum Pico, questo il suo vero nome. Ma non sempre qui è stato tutto come adesso lo vediamo, basta tornare indietro di cento anni per scoprire un territorio del tutto diverso, povero e senza fortuna. Però grazie ad alcuni che hanno creduto nel loro territorio, hanno creduto nelle potenzialità inespresse, grazie alla forza di coloro che tenacemente hanno trasformato un territorio povero in uno tra i più ricchi d’Italia. Tra questi chi ha inventato la Fiera del tartufo nel 1929, Giuseppe Morra, chi ha inventato una delle creme spalmabili più famose al mondo, Michele Ferrero e chi come Giacomo Oddero ha creduto nei vini delle Langhe e li ha portati ad essere grandi DOC.

1 Cosa vedere

In Piazza Risorgimento trovate la Cattedrale di San Lorenzo, uno degli edifici più importanti della città, costruita nel 1486 e nel corso dei secoli oggetto di varie ristrutturazioni. Lo stile è gotico e all’interno è caratterizzato da tre navate. Usciti dalla chiesa non potete non visitare le torri, Alba è infatti soprannominata la “città delle cento torri” perché in passato furono costruite molte torri a scopo difensivo a seguito dei molti saccheggi. Poche sono quelle visitabili ancora oggi, tre quelle più importanti: la Torre Bonino, la Torre Astesiano e la Torre Sineo.Se poi volete fare un vero viaggio nel tempo c’è Alba sotterranea per scoprire la storia di questo posto, un antico tempio, un teatro e il for di epoca romana sono solo alcune delle cose che potete vedere in questi sotterranei.Come accennato poco sopra Beppe Fenoglio, scrittore e partigiano italiano, nacque qui nel 1922 e la sua casa è ancora oggi aperta e visitabile, proprio tra queste mura ha scritto molte delle sue opere.

2 Cosa mangiare

Come non assaggiare il tartufo se siete qui. Nello specifico i tajarin al tartufo, una specie di fettuccine molto molto più fine condite con il profumatissimo tartufo, probabilmente una delle ricette che vi permetterà di apprezzarlo al meglio. Poi la carne cruda all’albese ovvero delle fettine di vitello piemontese condite con sale, pepe, olio e scaglie di grana. Ancora vitello nella celebre ricetta del vitello tonnato, i ravioli con carne mista, il fritto misto e la bagna cauda. Una ricetta contadina ancora oggi in uso è la finanziera. Ma non ci si ferma al salato, molti i dolci realizzati con un’altra specialità del luogo, la nocciola del Piemonte IGP come ad esempio la torta di nocciole o i Bonet. Infine potete accompagnare il tutto con il Barbera d’Alba DOC, un vino a dir poco eccezionale.

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Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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