Il re delle tavole d’autunno tra le colline del Piemonte: ecco cosa mangiare nel borgo del tartufo più celebre

Francesco Garbo  | 10 Nov 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Il tartufo è uno degli ingredienti più pregiati che la terra ci può offrire, il suo profumo unico impreziosisce anche i piatti più semplici. Già gli antichi romani apprezzavano il tartufo, talmente tanto da ritenere che fosse stato creato da un fulmine scagliato da Giove in prossimità di una quercia. Tante le città note per il tartufo in Italia, tra le colline del Piemonte ce ne è una che celebra il suo tartufo bianco in una fiera internazionale da ben 93 edizioni. Siamo nelle Langhe, un territorio unico capace di regalare ottimi vini e ottimi tartufi, siamo ad Alba, una città che sorge alla destra del fiume Tanaro. Scopriamo cosa non perdere e cosa assaggiare qui.

La storia di Alba: gioiello delle Langhe

Le Langhe sono uno dei terreni più ricchi di tutta l’Italia, una terra fatta di colline, filari e castelli meta preferita da tanti turisti per un weekend offre dei panorami unici. Le Langhe devono il loro successo alla capacità di chi ha saputo cogliere il valore profondo della terra trasformandola in qualcosa che sappia di riscatto. Il modo migliore di visitare questo territorio è gustarlo attraverso i suoi prodotti unici come i suoi vini.

Non potete non fermarvi in una delle tante cantine per una degustazione di Barolo (anche conosciuto come il vino dei re) Barbaresco, Dolcetto d’Alba e Nebbiolo. La vite delle Langhe permette un vero e proprio viaggio antropologico nella cultura del luogo, ogni piatto un racconto, ogni sorso di vino una storia. Alba è uno dei maggiori centri delle Langhe, ci troviamo all’incirca a 1 ora da Torino e 2 ore da Milano. Siamo nella così detta Bassa Langa che si contrappone all’Alta langa delimitata da Canelli e Santo Stefano Belbo fino al confine con la Liguria.

Alba è nota anche come città dalle 100 torri, costruite in passato come simbolo di potere sei signori locali. Oggi di queste 100 torri ne rimangono una decina tutte collocate all’interno del centro storico. Alba, come le altre città nei dintorni, ha mantenuto quasi del tutto inalterato il profilo medievale. Piccola curiosità sul nome che in pochi conoscono, nella città ci sono i quattro simboli degli Evangelisti ovvero l’Angelo, il Leone, il Bue e l’Aquila che sono esattamente le iniziali di Alba. Passeggiando per la città sono ancora evidenti le antiche mura romane, in epoca romana si chiamava Alba Pompeia.

Cosa mangiare ad Alba

Sicuramente uno dei simboli di Alba è il suo tartufo bianco.Da secoli gli uomini addestrano gli animali, prima i maiali ora i cani, come aiuto nella ricerca di questo prezioso tubero che si nasconde tra le radici di alcuni alberi come appunto la quercia.Diverse sono le varietà di tartufo come diversi i prezzi che oscillano dai 100 euro al kg per il tartufo nero estivo fino ai quasi 3-4.000 €/kg di media del tartufo bianco pregiato. Moltissime le ricette che vedono protagonista il tartufo, dalla pasta all’uovo al battuto di carne impreziosito da questo tubero fino alle uova.

Tra i piatti tipici, un po’ su tutta la zona ci sono la Bagna cauda, il vitello tonnato, i tajarin, ovvero una pasta all’uovo tagliata molto sottile spesso condita con il tartufo e gli agnolotti al plin, ripieni con carne di stufato e arrosto. Da non perdere la deliziosa carne di Fassona Piemontese, spesso gustata a crudo. Tipica di Alba, per gli amanti della carne cruda, è una carne all’Albese, una carne di vitello fatta in sottilissime fettine che vengono marinate con olio e limone Ancora carne, questa volta accompagnata a un’altra specialità del luogo, il Brasato al Barolo, una carne marinata nel vino per almeno 12 ore e poi cotta per tre ore fino a renderla morbidissima e super saporita.

Chiudiamo infine con due dolci: il Bònet e il Torrone. Il Bònet è un dolce realizzato con amanti, uova e impreziosito dal rum, un dolce simile al budino e il torrone sia morbido che bianco, prodotto sopratutto nella zona di Alba con la nocciola tonda gentile, uno dei migliori prodotti delle langhe prodotto dal marchio IGP.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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