Il suo nome la dice lunga e la sua è una storia a luci rosse: storia, curiosità e dettagli di uno storico piatto italiano che di piccante non ha solo il sapore

Marianna Di Pilla  | 17 Apr 2025
Spaghetti alla puttanesca

Ci sono ricette che raccontano storie, profumi che evocano ricordi lontani e sapori che accendono i sensi. Gli spaghetti alla puttanesca sono tutto questo: un piatto semplice e diretto, ma dal carattere deciso, quasi sfrontato. È la quintessenza della cucina napoletana, quella vera, verace, che non ha bisogno di orpelli per stupire.

Mangiare gli spaghetti alla puttanesca è un’esperienza sensoriale: il sapido dei capperi, l’intensità delle olive, il dolce del pomodoro. È un piatto perfetto quando si ha voglia di qualcosa di buono, senza dover passare ore ai fornelli. Ma è anche una ricetta che insegna molto: con pochi ingredienti e tanta personalità, si può creare qualcosa di indimenticabile. Proprio come certi incontri improvvisi, che lasciano il segno.

Storia e curiosità degli spaghetti alla puttanesca

Spaghetti alla puttanesca, orgoglio del Lazio
La nascita degli spaghetti alla puttanesca è avvolta nel mistero, con storie che si intrecciano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Una leggenda narra che siano nati nei bordelli, dove osti astuti preparavano un piatto rapido ma saporito per i suoi clienti. Vero o no, è una storia che si sposa perfettamente con la natura del piatto: improvvisato, ma irresistibile.

Un’altra teoria li colloca a Ischia, nati dalla semplicità e disponibilità degli ingredienti locali come olive, capperi e alici.

La prima traccia scritta di un piatto simile appare nel 1839, nel libro Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti, proponendo spaghetti con olio, olive, capperi e alici. La variante di Sandro Petti, chef del Rancio Fellone a Ischia degli anni ‘50 fu quella che rese famoso questo piatto in tutta Italia e nel mondo.

Spaghetti alla puttanesca, ricetta

Spaghetti alla puttanesca

Per fare bene un piatto di spaghetti alla puttanesca bastano un paio di ingredienti, poveri ma ricchi di gusto,  che nella preparazione si amalgamano ed esaltano a vicenda.

Il trucco per un risultato perfetto? Le olive, ingredienti immancabili per la corretta riuscita del piatto, non vanno aggiunte al soffritto poichè rischierebbero di diventare amare. Vanno invece inserite in un secondo momento, nella salsa di pomodoro in cottura già da qualche minuto.

Ingredienti

  • 400 grammi di spaghetti
  • 400 grammi di pomodori San Marzano
  • 80 grammi di olive nere, denocciolate
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 peperoncino rosso (facoltativo)
  • 2 cucchiai di capperi
  • Olio d’oliva
  • Origano fresco
  • Sale, quanto basta

Preparazione

  • Porta a ebollizione una pentola grande di acqua salata.
  • Trita finemente l’aglio e il peperoncino. Soffriggili in olio d’oliva per qualche minuto, evitando di bruciarli.
  • Aggiungi i filetti di acciuga, schiacciandoli con una forchetta per farli sciogliere.
  • Unisci i capperi e le olive nere tagliate a rondelle. Mescola e cuoci per 2-3 minuti.
  • Sgocciola e schiaccia i pomodori pelati, poi aggiungili in padella. Lascia cuocere per 10-15 minuti a fuoco medio-basso, mescolando occasionalmente.
  • Cuoci gli spaghetti al dente, scolali e aggiungili nella padella con la salsa. Mescola bene.
  • Servi gli spaghetti alla puttanesca laziali guarniti con prezzemolo tritato.
Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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