Portovenere si manifesta all’improvviso, quasi come un regalo inatteso e proprio come un regalo va scoperta piano piano. Già dall’autostrada volgendo lo sguardo verso il borgo si può intravedere qualcosa ma è solo avvicinandosi che ci si innamora delle sue case color pastello, che si aggrappano alla roccia in un equilibrio perfetto tra terra e mare. Ma è passeggiando tra le sue stradine e le sue spiagge che si riesce a comprendere il perché sia stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità. Inoltre, qui, la storia si respira in ogni pietra: dal castello Doria, che domina il borgo dall’alto, alla chiesa di San Pietro, arroccata su uno scoglio a picco sull’acqua. E poi c’è il mare, sempre presente, con le sue acque cristalline che riflettono i toni arancio del sole al tramonto.
Un piccolo borgo sospeso tra cielo e mare, gran parte delle sue attrazioni sono raggiungibili a piedi o con una breve tratta in barca. Passeggiando lungo le sue vie, è impossibile non fermarsi ad ammirare il panorama. Il punto di partenza per un viaggio alla scoperta di questa cittadina è assolutamente il porticciolo, abbracciato da due moli: Dondero e Olivo. Da qui, inizia la passeggiata sul lungomare che termina con la chiesa di San Pietro. Questa struttura imponente che sembra essere quasi un castello, è la chiesa più antica del Golfo e al suo interno custodisce una statua di San Pietro L’aspetto più suggestivo è la sua posizione, perché arroccata su una lingua di terra che si estende sul mare, sembra quasi sfidare le acque. L’altra grande attrazione è il castello Doria, che dall’alto domina il borgo. La maestosa fortezza, risalente al XII-XIII secolo, ha svolto un ruolo strategico durante la Repubblica di Genova. Non molto distante si trova la Chiesa di San Lorenzo, eretta nel XII secolo, che oltre a regalare una vista mozzafiato sul golfo dei poeti è anche il cuore spirituale di Portovenere. Dal 1399 custodisce il miracoloso dipinto della Madonna Bianca, protettrice del borgo. Secondo la tradizione, l’immagine sbiadita si illuminò miracolosamente, ponendo fine alla peste.
Le spiagge di questo borgo sono segreti da scoprire. Non ci sono immense distese di sabbia, ma calette intime in cui rilassarsi. La spiaggia principale di Portovenere, situata accanto al centro storico, è una piccola spiaggia di ciottoli che offre una vista panoramica sulla baia. Invece, Cala dell’Oliva, protetta da una parete rocciosa, offre la possibilità di fare il bagno in un mare cristallino. Chi è in cerca di solitudine la può trovare sull’Isola Palmaria, dove i pini marittimi si specchiano in baie deserte. Qui il tempo scorre lento, e l’unico rumore è quello delle onde che accarezzano la riva.
La vera anima di Portovenere si assapora a tavola. Le strade e il porticciolo si riempiono di profumi, il vero protagonista è il mare. I menu dei ristoranti sono un tripudio di cozze, ostriche, branzini e orate. Lungo i carruggi è possibile assaporare lo street food tipico di queste zone come la frittura, la focaccia, la focaccia di Recco e il panino con le acciughe salate. Ma i piatti che per gli abitanti di Portovenere sono sinonimo di casa sono i muscoli ripieni, ovvero la “cozze ripiene“. Si tratta di cozze (o muscoli) farcite con un ripieno a base di pangrattato, prezzemolo, aglio, parmigiano e altri ingredienti a seconda della ricetta. Altri piatti tradizionali di Portovenere includono la mesciua, una zuppa di legumi e cereali, e il polpo cucinato in vari modi.
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