In Cilento si fa un formaggio che è un po’ caciocavallo e un po’ ricotta: cosa sapere sul cacioricotta cilentano

Marianna Di Pilla  | 26 Lug 2024
Cacioricotta del Cilento

Non è solo un luogo fisico, ma un posto dove scoprire, assaporare e approfondire la conoscenza delle eccellenze enogastronomiche locali in un contesto di impareggiabile bellezza paesaggistica e culturale.

In Cilento non mancano le possibilità di provare menù interamente basati su su ingredienti DOP e IGP del territorio, comprensivi di una selezione di vini locali che sono un fiore all’occhiello della gastronomia locale.

Cosa di sicuro non può mancare sulle tavole cilentane? Il cacioricotta del Cilento, formaggio tradizionale del Parco del Cilento e Vallo di Diano noto per la sua versatilità e il sapore distintivo.

Cacioricotta del Cilento, cos’è e produzione

Cacioricotta del Cilento, caratteristiche
Cacioricotta del Cilento, caratteristiche

Il cacioricotta del Cilento viene prodotto utilizzando una combinazione di latte di capra e pecora, o in alcuni casi esclusivamente latte di capra.  Si produce specialmente nel periodo estivo da giugno ad agosto, quando termina la lattazione delle pecore.

Visivamente il cacioricotta del Cilento si riconosce per la sua forma (cilindrica con facce piane e una crosta leggermente increspata) e per il colore che varia dal bianco sporco al giallo paglierino a seconda della stagionatura e della dieta degli animali da cui proviene il latte.

La sua tecnica di produzione è specifica e ben definita: il formaggio viene fatto cagliare come tutti gli altri tipi di formaggio, per poi essere però trattato in modo simile alla ricotta.

Come mangiare il cacioricotta del Cilento

Cacioricotta del Cilento, usi e ricette
Cacioricotta del Cilento, usi e ricette

Il metodo di produzione è ciò che conferisce al formaggio la sua caratteristica consistenza e il suo ricco sapore. Caratteristiche che lo rendono versatile in cucina e perfetto per essere mangiato sia da solo che all’interno di ricette più complesse.

Il cacioricotta è infatti ideale grattugiato sulla pasta, a cui regala un gusto intenso e piacevolmente sapido, ma si presta benissimo anche al consumo fresco, magari accompagnato da una fetta di pane croccante e un filo di olio d’oliva. Anche questo rigorosamente del territorio, dal momento che questa zona della Campania è rinomata per i suoi olii EVO di altissima qualità provenienti da quegli uliveti che punteggiano e definiscono il paesaggio.

Marianna Di Pilla
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