Su un’altura che domina letteralmente la Piana di Frosinone, Veroli è una cittadina che incanta soprattutto per il suo sapore medievale e per essere in un certo senso il simbolo della storia e della cultura della Ciociaria. Non appena si mette piede nella cittadina di Veroli, sembra veramente di compiere un salto a ritroso nel tempo, tra strette vie acciottolate e mura antiche, tra le quali si possono scoprire autentici tesori di un passato fatto di antiche tradizioni e ricette che si tramandano di generazione in generazione.
Veroli [foto @Giambattista Lazazzera – Shutterstock.com / solo uso editoriale]
Il centro storico con il quartiere di Santa Croce, custodisce veri e propri gioielli architettonici come la Chiesa di Sant’Erasmo con tracce visibili di antiche presenze templari, e l’affascinante Basilica di Santa Sàlome, che conserva le reliquie della santa protettrice della città. Imperdibile in questa Basilica è anche la rinomata Scala Santa, che con i suoi 12 gradini di marmo aggiunge sacralità e maestosità all’intero complesso. Tuttavia Veroli non è soltanto un fulgido esempio di arte e storia sacra, infatti i resti della Rocca di San Leucio posti sulla sommità del colle, narrano dell’importanza di Veroli anche come borgo strategico, fondato dagli Ernici e fedele alleata dei Romani.
Questo stretto legame con la storia e la cultura locale, è ben visibile nel Museo delle Erbe dove si conserva l’antico sapere sulle piante officinali, e nel Mite – Museo Intra Terre Erniche, che garantisce un’esperienza immersiva tra arte e paesaggio, con un museo diffuso con itinerari guidati. Ma perchè si dice che ogni angolo di Veroli sia impregnato del profumo di pane appena sfornato? perchè è proprio il pane ad essere il simbolo della cultura e della tradizione di questa speciale cittadina.
Pasta di pane
Il pane di Veroli è una specialità tipica dell’omonimo comune della provincia di Frosinone, nel territorio storicamente conosciuto come Ciociaria.
Il pane di Veroli rappresenta un’eccellenza territoriale della zona, nell’ambito dei prodotti da forno, pur non avendo ottenuto un riconoscimento codificato (PAT, IGP, DOP). In questo senso, possiamo evidenziare come la mancanza di una valutazione specifica non ha influito sulla qualità del prodotto. Questo pane, infatti, si caratterizza storicamente per la genuinità e il rispetto delle antiche ricette.
La lavorazione del pane verolano è oggi affidata a una serie di panettieri presenti sul territorio comunale, tra i quali spicca la famiglia Sanità. Dal 1948 a oggi, sono loro che portano avanti il brand “Il pane di Veroli“, particolarmente noto in tutto il Basso Lazio.
Pane fresco
La lavorazione del “pane ciociaro”, altro modo per definire il pane di Veroli, avviene a partire da quattro ingredienti: sale, acqua, farina e biga. Questa, nello specifico, rappresenta una sorta di pre-impasto – a base di acqua e farina – che il panettiere usa come base di lavoro.
La biga viene addizionata agli ingredienti succitati, ottenendo così impasti che – di volta in volta – hanno dimensioni particolarmente rilevanti. Generalmente ogni impastatrice lavora, per ciascuna panificazione, fino a 150 chilogrammi di pasta di pane. La “formazione” dei filoni, delle pagnotte e degli altri formati avviene invece rigorosamente a mano.
Il mantenimento di una lavorazione manuale nelle fasi successive alla formazione dell’impasto definisce il carattere puramente artigianale del pane verolano.
L’impasto si realizza con farina di tipo 2 e grano autoctono del Lazio. Sono inoltre previste varianti con farine diverse e addizionate (zucca, riso, cereali etc.). Tra le forme è molto curiosa la ciambella di pane, che viene preparata con un procedimento a doppia cottura: lessatura e cottura in forno.
Questo doppio lavoro permette alla ciambella di assumere una digeribilità maggiore, ma anche una conservazione più lunga. Il pane di Veroli, infatti, mantiene la sua freschezza per 4-5 giorni, contro gli 1-2 del pane industriale.
In questo modo, nel corso degli anni ha rappresentato una importante fonte di sostentamento per la popolazione locale. Non solo per l’alimentazione ma anche per la vendita, effettuata nei mercati rionali della Ciociaria e fino alle porte di Roma.
Ancora oggi è possibile trovarlo in vendita nei mercati contadini della Capitale e dintorni, dove viene proposto dalla stessa famiglia Sanità.
[foto copertina @Giambattista Lazazzera – Shutterstock.com / solo uso editoriale]
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