Sono quasi tutte in periferia, in Italia ce ne sono oltre 30.000 e sono le più amate dagli italiani: ecco qual è il posto a cui l’italiano non può proprio rinunciare

Marianna Di Pilla  | 08 Ott 2024
[foto @Alessandro Tortora, Shutterstock.com/solo uso editoriale]

È uno dei simboli più riconosciuti della cucina italiana nel mondo. Con radici profonde nella tradizione napoletana, la pizza è diventata un fenomeno globale. È però solo in Italia che si può ancora sperimentare la sua versione più autentica e deliziosa.

Un amore confermato dall’indagine “Guida HoReCa Italia di Cga by Nielsen Niq”, una società che si occupa di consulenza per misurazione, analisi e ricerca nel settore On Premise. Quello che emerge da questa ricerca è che in Italia ci sono oltre 34mila pizzerie, numero che idealmente soddisfa la richiesta della clientela dal momento che la pizzeria risulta essere il locale preferito dal 74% del campione, superando in popolarità bar e ristoranti.

L’analisi evidenzia anche altri aspetti interessanti del fenomeno pizzerie in Italia: solo il 27% delle pizzerie si trova nelle grandi città, mentre il restante 73% è dislocato in località più periferiche. Sono inoltre le regioni costiere ad ospitare il 40% delle pizzerie a fronte del 2% delle zone di montagna.

Sono numeri che non fanno che confermare quella passione senza tempo che gli italiani hanno per la pizza, prodotto d’eccellenza e bandiera assoluta della cucina italiana nel mondo.

Napoli e la pizza, ieri e oggi


La pizza come la conosciamo oggi nasce a Napoli nel XVIII secolo. Le prime pizze erano semplici focacce condite con olio d’oliva e aglio, ma la vera rivoluzione avvenne con l’introduzione del pomodoro dal Nuovo Mondo. La combinazione di pomodoro, mozzarella e basilico diede vita alla celebre Pizza Margherita, dedicata alla regina Margherita di Savoia nel 1889, in onore dei colori della bandiera italiana.

Napoli è del resto ancora oggi il cuore pulsante della pizza. Tra le sue strade affollate e i vicoli pittoreschi, si trovano alcune delle pizzerie più antiche e rinomate d’Italia. Questi locali non solo offrono una pizza eccezionale, ma sono anche custodi di tradizioni secolari.

Come l’Antica Pizzeria da Michele è considerata da molti la “mecca” della pizza napoletana. Fondata nel 1870, si trova in Via Cesare Sersale, e qui le pizze vengono preparate con ingredienti di altissima qualità. La semplicità e l’autenticità sono le chiavi del successo dell’Antica Pizzeria da Michele.

Tutte le pizze d’Italia


Sebbene Napoli sia il luogo di nascita della pizza, ogni regione italiana ha sviluppato le proprie varianti e interpretazioni di questo piatto. Dalle croccanti pizze romane alle focacce liguri, la pizza in Italia è un vero e proprio viaggio attraverso sapori e tradizioni.

La pizza romana si distingue per la sua crosta sottile e croccante, una differenza sostanziale rispetto alla pizza napoletana, nota per la sua pasta morbida e leggermente elastica.

In Lombardia, e in particolare a Milano, la pizza ha assunto diverse forme, spesso influenzate dalla cosmopolita scena culinaria della città. Una delle varianti più apprezzate è la pizza al trancio, una pizza alta e soffice, venduta a fette.

Nata negli anni ’50, Spontini è una catena milanese che ha reso celebre la pizza al trancio. Con una crosta alta e morbida e una generosa quantità di mozzarella, la pizza di Spontini è amata da generazioni di milanesi e visitatori.

Gli ingredienti della pizza

Pizza natapoletana

Un elemento fondamentale che accomuna tutte le migliori pizzerie italiane è l’uso di ingredienti di alta qualità. Dalla scelta delle farine alla selezione dei pomodori, ogni componente della pizza è curata nei minimi dettagli.

La farina è la base di ogni buona pizza. Le pizzerie di qualità utilizzano farine macinate a pietra e spesso scelgono varietà di grano antico per garantire un impasto ricco di sapore e altamente digeribile.

I pomodori San Marzano, coltivati nella fertile terra vulcanica vicino al Vesuvio, sono considerati i migliori per la pizza. Il loro sapore dolce e la bassa acidità li rendono ideali per una salsa di pomodoro perfetta.

La mozzarella di bufala campana è l’ingrediente preferito per una vera pizza napoletana. Questa mozzarella, prodotta con latte di bufala, ha una consistenza cremosa e un sapore ricco che si sposa perfettamente con il pomodoro e il basilico fresco.

Pizza e sperimentazione

migliori pizzerie Napoli 10 Diego Vitagliano
Negli ultimi anni, la scena della pizza italiana ha visto una significativa innovazione, con nuovi pizzaioli che sperimentano impasti alternativi, ingredienti biologici e combinazioni di sapori uniche. Questi cambiamenti stanno trasformando la pizza da cibo popolare a piatto gourmet.

Ciro Salvo, uno dei pizzaioli più innovativi d’Italia, ha aperto la sua pizzeria, 50 Kalò, a Napoli. Salvo è noto per il suo approccio scientifico alla pizza, e per l’utilizzo di farine selezionate e tecniche di lievitazione avanzate per creare un impasto leggero e digeribile. La sua attenzione ai dettagli e l’uso di ingredienti di alta qualità hanno reso 50 Kalò una delle pizzerie più apprezzate del paese.

Situata a Caiazzo, una piccola città in provincia di Caserta, Pepe in Grani è la creazione di Franco Pepe, un altro maestro pizzaiolo che ha rivoluzionato il mondo della pizza. Franco Pepe combina tecniche tradizionali con innovazione culinaria, utilizzando prodotti locali e stagionali per creare pizze che sono vere e proprie opere d’arte.

Il futuro della pizza

Pizza
Con l’evolversi del panorama gastronomico, anche la pizza si sta adattando a nuove tendenze e preferenze alimentari. Oggi, sempre più pizzerie offrono opzioni senza glutine, pizze vegane e varianti con farine integrali o di farro.

La crescente consapevolezza delle intolleranze alimentari ha spinto molte pizzerie a sviluppare impasti senza glutine che non compromettano il gusto e la qualità.

La richiesta di opzioni vegane ha portato molte pizzerie a sperimentare con formaggi vegani e condimenti a base di verdure.

L’uso di farine alternative è un’altra tendenza in crescita. Farine integrali, di farro o di ceci vengono sempre più utilizzate per creare impasti che non solo offrono nuovi sapori ma sono anche più nutrienti.

Guardando al futuro, è chiaro che la pizza continuerà a evolversi, mantenendo però un piede saldo nella tradizione. L’innovazione sarà guidata da una continua ricerca di qualità e autenticità, mentre le nuove tecnologie e tecniche di cottura miglioreranno ulteriormente l’esperienza gastronomica.

L’uso della tecnologia sta trasformando anche il mondo delle pizzerie. Forni a legna di nuova generazione, con controlli digitali, permettono una cottura più precisa e uniforme. Inoltre, l’uso di strumenti di monitoraggio della lievitazione aiuta i pizzaioli a creare impasti perfetti ogni volta.

La sostenibilità è un altro aspetto che sta diventando sempre più importante. Le pizzerie stanno cercando di ridurre il loro impatto ambientale attraverso l’uso di ingredienti biologici, la riduzione degli sprechi alimentari e l’adozione di pratiche eco-friendly.

Le pizzerie italiane rappresentano un patrimonio gastronomico unico, dove tradizione e innovazione si incontrano per creare un’esperienza culinaria ineguagliabile. Che si tratti di una storica pizzeria napoletana o di un moderno locale gourmet, la pizza in Italia è molto più di un semplice pasto: è un viaggio attraverso la cultura, la storia e l’eccellenza culinaria del Bel Paese. Ogni pizzeria ha la sua storia, i suoi segreti e le sue specialità, ma tutte condividono un comune amore per la qualità e la passione per la pizza.

[foto copertina @Alessandro Tortora, Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Marianna Di Pilla
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