In Piemonte c’è una piccola città dove la specialità in cucina sono le chiocciole: cosa vedere e cosa mangiare nella cittadina delle lumache piemontesi

PaesidelGusto  | 06 Lug 2025

C’è un posto, nel cuore delle Langhe, dove il tempo sembra scorrere al ritmo lento delle sue protagoniste più insolite: le chiocciole.

A Cherasco, in provincia di Cuneo, la lumaca non è solo un ingrediente: è una tradizione, un simbolo, quasi una filosofia di vita. Qui, tra eleganti portici, palazzi barocchi e profumi di nocciole e vino, si trova la patria della chiocciola da gastronomia, allevata secondo metodi naturali e cucinata con la cura di una volta. Ma Cherasco è molto più di un piatto curioso: è un borgo sospeso tra storia, arte e gusto, dove ogni angolo racconta qualcosa e ogni sapore ha radici profonde. In questa piccola città piemontese, ogni passo è una scoperta. E ogni assaggio, un ricordo che resta.

Cosa vedere a Cherasco?

Cherasco non è solo la patria delle lumache di pianura e dei celebri Baci di Cherasco, ma anche un vero gioiello storico-culturale incastonato tra le colline delle Langhe. Fondata nel 1243 da Manfredi II Lancia, conserva ancora intatto l’impianto medievale a pianta quadrilatera, con mura, torri e due porte monumentali che ne punteggiano l’ingresso. L’imponente Arco del Belvedere, eretto tra il 1647 e il 1688 come ex voto alla Madonna per la salvezza dalla peste, introduce al cuore del borgo con la sua scenografia barocca e le statue dei santi patroni. Sul lato opposto, l’Arco di Porta Narzole, seppur incompiuto, testimonia l’antica simmetria urbana voluta dai Savoia.

Percorrendo Via Vittorio Emanuele II, vivace e porticata, si scoprono eleganti botteghe, caffè all’aperto e scorci su edifici barocchi: una passeggiata che unisce quotidianità ed arte, perfetta da alternare a pause gourmet. A pochi passi, si ergono la Torre Civica e il Palazzo Comunale, con la torre adornata da una meridiana e lunario, simboli discreti ma affascinanti del tempo che scorre qui con ritmo antico. 

Per gli appassionati di arte e storia, da non perdere sono il Palazzo Salmatoris, noto anche come “Palazzo della Pace”, dove sono stati firmati armistizi e custodie come quella della Sacra Sindone e il Museo Civico Adriani, ospitato nel suggestivo Palazzo Gotti di Salerano, ricco di reperti archeologici e della più vasta collezione numismatica del Piemonte meridionale. Di grande fascino è anche la Sinagoga settecentesca nel ghetto, con interni barocchi eleganti e ben conservati, testimonianza della presenza ebraica fino al XIX secolo.

Per un tocco di magia… vera, il Museo della Magia, unico in Europa, offre uno sguardo curioso e giocoso sugli illusionisti e i trucchi del mestiere, ideale per una pausa divertente e sorprendente . Infine, chi ama i colori e il verde può esplorare l’Orto dei Padri Somaschi e i Giardini Segreti, incantevoli polmoni urbani dove natura e architettura si abbracciano in un’atmosfera raccolta

Cosa mangiare a Cherasco: le lumache e altre delizie

Lumache alla bourguignonne

Qui le chiocciole non si trovano solo nei campi, ma anche nei piatti. A Cherasco, infatti, nasce l’Istituto Internazionale di Elicicoltura, punto di riferimento per l’allevamento naturale della chiocciola Helix, protagonista della cucina locale. Le lumache di Cherasco sono allevate senza mangimi artificiali, crescono in ampi spazi verdi e sono trattate secondo un disciplinare rigoroso che ne esalta la qualità. Il risultato? Una carne tenera, delicata e versatile.

Tra le ricette più famose ci sono le lumache alla bourguignonne, con burro, aglio e prezzemolo, ma anche versioni più “piemontesi” con bagnet verd, polenta morbida, o persino lumache in umido con sughi di lunga cottura. Il tutto accompagnato dai vini delle Langhe, come il Dolcetto e il Barbera, per un equilibrio perfetto tra terra e tradizione.

Non mancano, ovviamente, altri sapori: i Baci di Cherasco, golosi cioccolatini con nocciole tostate e fondente, sono una tappa obbligata per chi ama il dolce, e raccontano il lato più romantico della città.

[foto copertina@milosk50/shutterstock/solo per uso editoriale]

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