In provincia di Arezzo c’è una delle cittadine medievali perfette per un weekend di primavera: cosa fare, vedere e mangiare a ‘casa’ di Santa Margherita

Claudia Giammatteo  | 26 Apr 2025

Ci sono luoghi che sembrano sospesi nel tempo, dove ogni pietra racconta una storia e ogni scorcio si trasforma in una cartolina: Cortona è uno di questi.

Arroccata su una collina che guarda la Valdichiana con sguardo fiero, questa perla toscana custodisce l’eleganza antica dei borghi etruschi, la quiete dei monasteri e l’arte diffusa nelle sue stradine in salita. In primavera, poi, si trasforma in un piccolo paradiso: l’aria è tiepida e profuma di glicine, le piazze si riempiono di vita e il panorama si apre come un ventaglio sulle colline verdi. È qui, tra mura medievali e ulivi secolari, che nacque Santa Margherita, la patrona della città, simbolo di spiritualità e coraggio. Visitare Cortona significa immergersi in una bellezza autentica, dove storia, natura e sapori si intrecciano in un’armonia che conquista il cuore.

Cosa fare e cosa vedere a Cortona

Passeggiare a Cortona è come camminare dentro un dipinto rinascimentale. Il centro storico è un dedalo affascinante di viuzze lastricate, archi in pietra, loggiati e palazzi nobiliari. Piazza della Repubblica è il cuore pulsante del borgo: qui svetta il Palazzo del Capitano del Popolo, l’edificio più alto della piazza, che fu residenza del cardinale Passerini nel XVI secolo. Da qui ci si sposta facilmente nella comunicante Piazza Signorelli, dove risiede lo splendido Palazzo Casali, anch’esso del XVI secolo, sede dell’Accademia Etrusca e del museo omonimo.

A destra di Palazzo Casali si erge il raffinato Teatro Signorelli, gioiello del XIX secolo in stile neoclassico, con un elegante loggiato a sette arcate che lo rende uno dei luoghi più fotografati del borgo. Poco distante, il Museo Diocesano ospita capolavori di artisti come Luca Signorelli e Beato Angelico, mentre uscendo dal centro si incontrano luoghi di straordinaria spiritualità e bellezza naturalistica come l’Eremo Francescano “Le Celle”, fondato da San Francesco d’Assisi nel 1211.

Per una vista mozzafiato sulla vallata, sali alla Fortezza del Girifalco, da cui ammirare i tetti rossi della città che sfumano nel verde della campagna. Ma Cortona non è solo medioevo: qui affiorano anche memorie etrusche, come la misteriosa Tanella di Pitagora, un’antica tomba ipogea immersa nel silenzio del bosco. Infine, non puoi lasciare la città senza visitare la scenografica Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, capolavoro rinascimentale che si riflette nella campagna sottostante come un sogno di pietra e luce.

Golosi crostini e non solo: ecco cosa mangiare a Cortona

Pici

A Cortona, anche la cucina racconta storie antiche, fatte di ricette tramandate, prodotti genuini e sapori intensi. Il pasto perfetto inizia sempre con i crostini neri alla toscana: pane abbrustolito e fegatini lavorati con amore, magari accompagnati da un buon bicchiere di Syrah locale. Ma è solo l’inizio. Nei ristorantini tipici, magari con i tavoli all’aperto nelle piazzette nascoste, potrai gustare la pici all’aglione – un primo piatto rustico e profumato – oppure un piatto di ribollita, la zuppa contadina che sa di casa e tradizione.

Tra i secondi spicca la tagliata di Chianina, servita con olio extravergine di oliva delle colline cortonesi, mentre tra i dolci non può mancare il cantuccio con Vin Santo, perfetto per chiudere il pasto con un tocco dolce e inconfondibilmente toscano. E poi ci sono le botteghe: quelle che vendono salumi, formaggi, vino e miele, dove ogni assaggio diventa un piccolo viaggio nei sapori della Valdichiana.

[foto copertina@JohnSilver/shutterstock/solo per uso editoriale]

Claudia Giammatteo
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