In Puglia c’è un forno di 700 anni che sta facendo impazzire il web: VIP e persone comuni arrivano da tutto il mondo per scoprirlo

Stefano Maria Meconi  | 05 Nov 2025

Chi l’avrebbe mai detto che la Puglia, la regione delle splendide spiagge salentine e dei famosi trulli di Alberobello, avrebbe spopolato sui social network di tutto il mondo grazie a un forno? Certo, che in questa regione si mangi divinamente noi italiani lo sappiamo bene: orecchiette alle cime di rapa, riso patate e cozze, ma anche la celebre focaccia barese, le bombette e i gustosissimi pasticciotti (che, badate bene, sono nati a Galatina e non a Lecce!). C’è davvero di che farsi venire l’acquolina in bocca. Ma se vi dicessimo che c’è una piccola località dalle case bianche, dove da 700 anni un forno sforna prelibatezze senza sosta, e che grazie a Instagram è diventato un posto che richiama Carlo Cracco, Bob Sinclair e che ha reso famose due simpatiche vecchiette? Non ci credete? Beh, continuate a leggere e cambierete idea!

La bellissima storia di un forno nato nel ‘300 e ancora oggi attivo

Siamo ad Altamura, in provincia di Bari, una delle città del pane più famose d’Italia. L’anno è il 1306, dunque “appena” 719 anni fa, una data emersa da alcuni documenti ritrovati. Da quell’anno in poi, questo forno di comunità, oggi riconosciuto come il più antico di tutta la città e premiato con innumerevoli riconoscimenti, tra cui quello del Gambero Rosso, ha continuato a fare ciò che ci si aspettava da un forno, ovvero sfamare le persone, i ricchi e i poveri, e soprattutto unire la comunità. Fino al 2020, l’annus horribilis della pandemia di COVID-19: la vecchia gestione non ha retto alla crisi economica, ma la città non si è arresa. Per fortuna, un gruppo di paesani ha scommesso sull’attività, con lo scopo innanzitutto di riportare valore alle tradizioni locali. Grazie a una efficace comunicazione sui social network, e alla simpatia delle sue “nonnine” Teresa e Graziella, è diventato un fenomeno globale.

Carlo Cracco ne ha decantato i suoi prodotti, Bob Sinclair ci ha fatto un dj set sulle note di Raffaella Carrà, Cooker Girl e numerosi altri influencer e content creator sono scesi fino in Puglia per visitare questo luogo unico nel suo genere. Qui, tradizione e modernità convivono in maniera unica, anche grazie a delle attenzioni specifiche all’ambiente. Infatti, la nuova gestione, durante i lavori di restauro e ammodernamento del “Santa Caterina”, ha riportato la struttura del forno com’era in origine, togliendo gli arredi anni ’70 e facendo riaffiorare le mura medievali. Tra l’altro, durante i lavori, è venuto alla luce anche un antico affresco quattrocentesco, il che è stata una vera sorpresa per tutti e forse chissà, anche un segno “divino”. Oggi, il pane viene fatto da un fornaio locale, esperto e conoscitore della procedura originaria per sfornare il famoso Pane di Altamura, mentre le nonne VIP lo aiutano: Graziella fa il lievito madre in casa e lo divide col fornaio, mentre Teresa è un’esperta di pasta fresca.

Il “magico trio” è così bravo e simpatico che, come detto, vanta tantissimi follower. Parliamo di numeri grandissimi: 632mila followers su Instagram, 629mila su Tiktok, con video che hanno ottenuto anche 12-13 milioni di visualizzazioni ciascuno. Kim Kardashian scansati, le vere regine del web sono due ottantenni con le mani in pasta! E che pasta, peraltro.

Quali prelibatezze si possono mangiare all’Antico Forno Santa Caterina?

 

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Facendo una gita ad Altamura, una tappa al forno è d’obbligo. Innanzitutto perché è diventato un luogo di aggregamento sociale, di comunità, di allegria e felicità semplice, di quelle che ti riempiono il cuore. Poi, naturalmente, si passa alla… pancia. Il forno produce ovviamente quel meraviglioso pane di Altamura che è unico nel suo genere, con la tuppa in cima; e poi altre forme di pane ai grani antichi, taralli e focacce. Inoltre al forno si possono trovare anche la pasta al forno e la parmigiana di melanzane e anche le bombette di cisternino (una specie di involtini di carne, capocollo e formaggio). Anche per quanto riguarda i dolci l’offerta è ampia: si passa dai pasticcini di mandorle alle brioches intrecciate, dai mustaccioli alle torte “alle 3 medicine”. Insomma, tantissime golosità tutte da assaggiare almeno una volta nella vita, in questo forno che ha saputo riportare le meraviglie antiche ai tempi nostri.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi


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