In questa antichissima città della Tuscia nasce un fagiolo miracoloso che salvò la vita a Carlo Magno

Marianna Di Pilla  | 29 Lug 2024
Sutri

Sutri è un gioiello storico da scoprire nel cuore della Tuscia viterbese nel Lazio, ed è una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Quello che non tutti sanno è che Sutri è anche la patria di un fagiolo decisamente unico nel suo genere. Un fagiolo antico quanto antica è la città, e che ha alle spalle una leggenda che ha come protagonista Carlo Magno in persona.

Caratteristiche e  produzione del fagiolo di Sutri

Il fagiolo di Sutri, detto anche “Regina” (dal nome della cultivar), appartiene alla varietà borlotto. Si tratta di un fagiolo di dimensioni grandi, colore bianco crema con screziature rosse.

Il periodo di semina è tra aprile e giugno e la raccolta, che si effettua a mano, è tra luglio e ottobre.

Cenni storici e curiosità sul fagiolo di Sutri

Fagiolo di Sutri
Secondo le testimonianze degli agricoltori locali, Il prodotto risale al ‘700, quando alle colture di canapa dimesse a causa del loro sempre minore impiego si sostituiscono quelle di fagioli.

Dagli inizi del ‘900 assume grande importanza, specie sui mercati di Roma e Civitavecchia, tanto che nell’immediato dopoguerra nasce una cooperativa chiamata “La Regina”, interessata alla commercializzazione dell’intera produzione.

Il successo del prodotto dura fino alla fine degli anni ’70 del ‘900. Nel 1974 si dà avvio alla sagra.

La leggenda vuole che Carlo Magno sia stato tra i primi estimatori celebri del fagiolo di Sutri.  Secondo la tradizione, per aver troppo mangiato alla corte papale durante i festeggiamenti per la sua incoronazione ad imperatore, venne colpito da un attacco di gotta nel territorio di Sutri e guarito proprio con questi fagioli.

Cosa vedere a Sutri

Sutri
Sutri

Con le sue origini etrusche, il suo straordinario anfiteatro e i suoi affascinanti monumenti medievali, la cosiddetta antichissima città di Sutri è una destinazione imperdibile per chiunque sia appassionato di storia e archeologia.

Una visita a Sutri non può che partire da Villa Savorelli, splendida villa settecentesca situata su una collina che domina Sutri e che ospita il Parco Archeologico di Sutri. Il parco include l’Anfiteatro Romano, il Mitreo e altre rovine etrusche e romane. La villa è circondata da un parco con giardini all’italiana, fontane e statue, che offrono una vista panoramica mozzafiato sulla campagna circostante.

L’Anfiteatro Romano di Sutri è una delle meraviglie archeologiche della città. Scavato interamente nel tufo, questo anfiteatro risale al I secolo a.C. e poteva ospitare fino a 9.000 spettatori disposti lungo quelle gradinate, arene e gallerie scolpite nella roccia che abbiamo la fortuna di poter ammirare ancora oggi.

Tra gli altri luoghi assolutamente da visitare a Sutri c’è il Mitreo, antico luogo di culto dedicato al dio Mitra, situato all’interno di una grotta. Questo mitreo, risalente al II-III secolo d.C., è uno dei meglio conservati in Italia. All’interno è possibile ammirare un altare in tufo scolpito con l’immagine di Mitra nell’atto di uccidere il toro, simbolo del suo culto misterico. Il Mitreo fu successivamente trasformato in una chiesa cristiana, dedicata alla Madonna del Parto.

Dalla storia romana a quella medievale a Sutri il passo è breve. Medievale è infatti la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Situata nel centro storico di Sutri, è un magnifico esempio di architettura romanica. Costruita nel XII secolo su una precedente chiesa paleocristiana, la cattedrale presenta una facciata in pietra, un campanile imponente e un interno decorato con affreschi e mosaici. Tra le opere d’arte conservate all’interno, spicca un crocifisso ligneo del XIII secolo.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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