In questa cittadina della provincia di Mantova si fa l’unico e solo tortello amaro d’Italia: storia e curiosità sul misterioso tortello che gli italiani non conoscono

Stefania Guerra  | 18 Mag 2025

La pasta ripiena fatta in casa fa parte della tradizione culinaria italiana e ne esistono diversi tipi, ma c’è un particolare tortello che difficilmente può essere gustato se non nel luogo di origine. Parliamo del tortello amaro di Castel Goffredo.

Il nome di questo tortello non è propriamente invitante, ma in realtà la ricetta è davvero gustosa e una volta scoperta la sua bontà difficilmente si potrà dimenticare. Il tortello amaro, infatti, si chiama così perché nel suo ripieno vi è un’erba dal tipico sapore aromatico, tendente appunto all’amarognolo.

Chi ha inventato il tortello amaro e perché si può mangiare “solo” a Castel Goffredo?

Diversamente da numerose specialità gastronomiche locali, che nel tempo hanno raggiunto fama internazionale, il tortello amaro “ha preferito” rimanere confinato nel suo luogo d’origine. Le massaie lo preparano da sempre, seguendo rigorosamente la ricetta originale (e anche segretamente custodita). Non essendoci dunque una “storia” documentata su questa preparazione, c’è chi ha ipotizzato che fosse semplicemente una variante inventata in mancanza di altri ingredienti. L’erba amara cresce infatti spontanea anche a Castel Goffredo.

Nel ripieno di questi tortelli si trovano burro, uova, pane grattugiato, noce moscata, aglio, cipolle, salvia e l’iconica erbetta. Si tratta dell’Erba di San Pietro, nome scientifico Balsamita major, che deve il riferimento al santo poiché fiorisce in concomitanza con la ricorrenza, intorno alla fine di giugno. Il segreto di questi speciali tortelli risiede proprio qui, nell’utilizzo dell’erba amara. Col passare del tempo, anche grazie ai social, sono diventati sempre più popolari e adesso tutti vogliono assaggiarli. Le alternative sono due: o ci si rifà alla ricetta “pubblica” che si può trovare in rete (perché come detto le donne di Castel Goffredo tramandano solo oralmente quella originale) oppure facendo una visita a questo splendido borgo del mantovano.

Ricetta del tortello Amaro

Per chi volesse sperimentare un piatto così inedito come il tortello amaro, esiste una ricetta molto facile; la pasta a mano si prepara come di consueto, poi si fa il ripieno e si dà la forma ai tortelli, per cuocerli infine pochi minuti in acqua bollente salata.

Ingredienti per la pasta fresca

  • 300 gr. di Farina 00
  • 3 uova + 1 tuorlo

Ingredienti per il ripieno

  • 600 gr. di erbette
  • 80 gr. di burro
  • 50 gr. di salvia
  • 1 uovo
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 20 foglie di erba amara
  • 40 gr. di pane grattugiato
  • 80 gr. di grana padano
  • sale, pepe e noce moscata.

Cosa vedere e fare a Castel Goffredo, oltre a mangiare il tortello amaro

Oltre ad essere la patria del tortello, Castel Goffredo lo è anche dei collant, perché qui da tempo immemore si produce la maggior parte dei filati che poi diventano calze, indossate da migliaia di donne in tutta Italia. Inoltre nella cittadina si svolgono eventi e mercati, come quello dei Libri Usati.

L’architettura di questa cittadina è di stampo medievale-rinascimentale e visitandola si possono ammirare palazzi, torri, antiche mura ed edifici sacri, come ad esempio il palazzo Gonzaga-Acerbi, la Parrocchiale, Piazza Mazzini che è porticata e la Chiesa di S. Erasmo. Tutt’intorno, una rigogliosa natura e ampie possibilità di fare escursioni a piedi, in bicicletta o in sella ad una moto. Sono tanti i ristoranti dove si possono gustare le specialità del territorio, compreso il (ormai famoso) tortello amaro.

Stefania Guerra
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