Tra mura di pietra, vicoli lastricati e torri antiche, ci sono luoghi in Italia dove il tempo sembra essersi fermato. Ma non è solo l’architettura a raccontare il Medioevo: in alcuni borghi, anche la cucina segue ancora le tradizioni del Trecento. San Gimignano in Toscana, Bevagna in Umbria e Finalborgo in Liguria offrono esperienze gastronomiche che riportano indietro nei secoli, tra ricette originali, ingredienti dimenticati e rievocazioni storiche da vivere con tutti i sensi.
Nel cuore della Toscana, San Gimignano è celebre per le sue torri medievali che ancora dominano il profilo della città. Ma a rendere autentica l’esperienza c’è anche la cucina. Qui, in alcune trattorie e durante eventi come la Ferie delle Messi, si possono gustare piatti ispirati al Medioevo: zuppe di legumi e farro, carni cotte allo spiedo, formaggi stagionati e dolci a base di miele e frutta secca. Il tutto accompagnato da un bicchiere di Vernaccia, il vino bianco locale che già nel XIII secolo veniva servito sulle tavole nobiliari.
Bevagna, nel cuore dell’Umbria, è uno dei borghi che più si impegna nella rievocazione del passato. Durante il Mercato delle Gaite, le vie si trasformano in un vero villaggio medievale con botteghe, antichi mestieri e osterie che propongono menù fedeli alle fonti storiche. Niente pomodori né patate (ancora sconosciuti nel ‘300), ma pane nero cotto a legna, zuppa di cipolle, cinghiale in agrodolce, e vino speziato. Ogni pietanza è ricostruita con attenzione filologica, seguendo ricette tratte da manoscritti dell’epoca.
Nel Ponente ligure, Finalborgo è un piccolo scrigno circondato da mura, un tempo roccaforte del Marchesato di Finale. Qui, oltre alla bellezza delle piazze medievali e delle strade strette, si può riscoprire una cucina povera ma ricca di gusto. L’uso di erbe selvatiche, cereali antichi e pesce conservato testimonia una tradizione culinaria legata alla sopravvivenza e all’ingegno. Durante eventi come il Viaggio nel Medioevo, le locande storiche offrono piatti medievali liguri: focacce semplici, stufati di legumi, stoccafisso, miele e castagne.
Visitare questi borghi non significa solo camminare nella storia, ma anche assaporarla. In un’epoca in cui la cucina è spesso legata alla velocità e all’innovazione, San Gimignano, Bevagna e Finalborgo offrono un ritorno consapevole alle radici. Un viaggio gastronomico che unisce cultura, territorio e tradizione, per riscoprire che anche nel passato il cibo era un’esperienza totale, fatta di tempo, gesti antichi e sapori intensi.
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