In questo ristorante di Camogli si mangia solo se ordini almeno due piatti a testa. Il perchè spiegato dalla titolare

Marianna Di Pilla  | 28 Ago 2024
Ristorante a Camogli, il caso delle due portate obbligatorie

Andare al ristorante è molto più che un semplice atto di nutrimento; è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e arricchisce la vita sociale e culturale. Ogni visita al ristorante rappresenta un’occasione per esplorare nuovi sapori, incontrare persone e immergersi in atmosfere diverse, ognuna con la sua storia e il suo carattere unico.

Entrare in un ristorante significa dunque anche entrare in un’atmosfera studiata per farci sentire a nostro agio, o magari per farci viaggiare con la mente. Che sia un piccolo bistrot con luci soffuse e arredi vintage, o un ristorante stellato con una mise en place impeccabile, l’ambiente gioca un ruolo fondamentale nell’esperienza gastronomica. Il suono delle stoviglie, il brusio delle conversazioni, il profumo che arriva dalla cucina: tutto contribuisce a creare un’esperienza sensoriale unica.

Il piacere di andare al ristorante inizia ben prima di sedersi al tavolo. L’attesa di un piatto prelibato, la curiosità di assaporare una cucina mai provata prima, sono emozioni che accendono l’appetito e rendono ogni momento speciale.

La scelta del locale, magari cercando recensioni o ascoltando consigli di amici, è un rituale che ci proietta già in un mondo di sapori e ambienti nuovi.

E allora chissà come potrebbe essere commentata la scelta di un ristorante di Camogli che sta già facendo discutere clientela e addetti ai lavori.

Due portate o niente, la politica del ristorante di Camogli


La decisione di imporre ai clienti l’obbligo di ordinare almeno due portate per persona ha scatenato polemiche sui social network. Questa la politica adottata dal ristorante della bella cittadina di Camogli sul mare della Riviera di Levante in Liguria.

Questa pratica, sebbene non unica nel panorama ristorativo, solleva questioni riguardo l’accessibilità e la libertà di scelta del consumatore. Alcuni avventori possono percepire questa politica come restrittiva, soprattutto se non desiderano consumare un pasto completo.

Una scelta non condivisa da tutti, ma che è stata difesa dalla titolare, Valentina Mura, che fornisce le sue motivazioni.

I motivi della scelta

Ristorante di lusso
Questa ‘imposizione’ sarebbe da intendersi come necessaria per mantenere elevati standard di qualità senza dover ridurre il personale o la qualità degli ingredienti.

Il ristorante, che dispone di soli 18 coperti e non effettua un doppio turno serale, permette in questo modo ai clienti di rimanere quanto desiderano, compensando con questa regola le possibili perdite economiche dovute a un numero limitato di ordini per tavolo.

D’altra parte, per un ristorante di piccole dimensioni con una clientela limitata, può apparire come una soluzione pragmatica per coprire i costi operativi e garantire la sostenibilità del business.

In simili situazioni, la comunicazione chiara e trasparente da parte del ristorante riguardo le sue politiche può aiutare a mitigare malintesi e insoddisfazione dei clienti, assicurandosi che siano pienamente consapevoli delle condizioni prima di decidere di sedersi a tavola.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla



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