In Sicilia c’è la “capitale” del salame segreto d’Italia: qual è, cosa vedere e cosa mangiare

Claudia Giammatteo  | 08 Lug 2025

Ci sono luoghi in Italia dove la bellezza naturale incontra la sapienza antica delle mani che trasformano i doni della terra in autentiche eccellenze gastronomiche: Sant’Agata di Militello è uno di questi.

Sospesa tra il verde lussureggiante dei Monti Nebrodi e l’azzurro profondo del Mar Tirreno, questa cittadina siciliana è molto più di un semplice borgo affacciato sulla costa: è un microcosmo di emozioni, storie e sapori. Ma c’è un dettaglio che pochi conoscono: Sant’Agata custodisce un segreto del gusto, un prodotto che i buongustai più esperti considerano un vero tesoro nascosto. È il salame Santagatese dei Nebrodi, un insaccato raro, artigianale, che racconta una Sicilia ancora genuina, lontana dai riflettori, ma pronta a conquistare il palato e il cuore.

Cosa vedere a Sant’Agata di Militello, il gioiello dei Nebrodi

Adagiata lungo la costa settentrionale della Sicilia, tra Capo d’Orlando e Cefalù, Sant’Agata di Militello è la porta naturale del Parco dei Nebrodi, un autentico paradiso di biodiversità. Il centro storico, raccolto e autentico, si snoda tra vicoli silenziosi e piazze affacciate sul mare, dove il tempo sembra scorrere al ritmo lento della tradizione.

Da non perdere il Castello Gallego, una maestosa costruzione cinquecentesca che oggi ospita eventi culturali e mostre. Poco distante, il Lungomare Francesco Alliata è perfetto per una passeggiata al tramonto, con le Isole Eolie che si stagliano all’orizzonte come perle galleggianti. Per chi ama la natura, il vicino Parco dei Nebrodi offre escursioni mozzafiato tra boschi secolari, laghi montani e panorami che abbracciano l’isola intera.

E poi c’è il mercato, dove il dialetto si mescola all’odore di origano, pesce fresco e pane appena sfornato. Un luogo dove il cibo non è solo nutrimento, ma identità.

Sapore intenso e aromatico: tutto sul salame dei Nebrodi

Nel cuore dei Monti Nebrodi, territorio ricco di boschi, fresche sorgenti e antiche tradizioni, nasce il celebre salame dei Nebrodi. Non si tratta di un semplice insaccato, ma di un autentico simbolo gastronomico di questa parte di Sicilia, frutto della valorizzazione del pregiato suino nero dei Nebrodi, allevato allo stato semibrado in condizioni naturali.

Questo salume artigianale viene preparato con carni locali selezionate al coltello, lardo del suino nero e una sapiente miscela di sale, pepe (e talvolta finocchietto o peperoncino), quindi insaccato in budelli naturali e lasciato stagionare lentamente per circa 30–90 giorni, grazie al clima mite e ventilato del territorio .

Il risultato è un salame compatto, dal sapore intenso e aromatico: il grasso del suino nero dona una morbidezza straordinaria, mentre la stagionatura regala le note tipiche dell’affumicato naturale. Alcune versioni introdotte da salumieri come Caputo esaltano l’esperienza gastronomica aggiungendo una punta di peperoncino, per un tocco piccante perfetto da abbinare a un buon bicchiere di vino nebbiolo locale.

In tavola va servito tagliato a fette sottili, accompagnato da pane casereccio, formaggi locali come la provola dei Nebrodi, o abbinato a un calice di Nero d’Avola o Etna Rosso. In molti rifugi e agriturismi tra Sant’Agata e Cesarò, viene offerto come assaggio di benvenuto, dando subito il benvenuto nel gusto vero della Sicilia dei monti.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo



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