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In Sicilia c’è un bar di paese che da decenni è meta di turisti da tutto il mondo: ecco perché è così famoso e perché andarci è come fare un salto negli anni Settanta

Maddalena  | 17 Feb 2025
Bar Vitelli

Nel cuore della Sicilia più autentica, tra antichi borghi arroccati e l’intenso profumo di agrumi, si nasconde un luogo magico che nel tempo è rimasto quasi immutato. Il Bar Vitelli di Savoca, un piccolissimo bar di paese che potrebbe sembrare come tanti altri, all’ingresso di un borgo siciliano che conserva intatta l’atmosfera degli anni Settanta. Sedendosi sotto la storica insegna dipinta a mano e fermarsi ad ascoltare il suono delle tazzine di caffè, sotto le ombre dei balconcini in pietra e avvolti dal profumo degli aranceti, sembra letteralmente di essere catapultati dentro a un film. E non in un film qualunque, perché il Bar Vitelli è stato teatro di alcune scene delle riprese dell’iconico film Il Padrino, che ha trasformato questo luogo in una leggenda vivente.

Bar Vitelli: una finestra cinematografica sugli anni Settanta


Bar Vitelli, Savoca [foto @Roman Babakin- Shutterstock.com / solo uso editoriale]

Situato al piano terra di Palazzo Trimarchi, dimora nobiliare costruita tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento, il bar ad oggi ha conservato il suo aspetto originale di quando viene scelto da Francis Ford Coppola per girare alcune delle scene più famose e indimenticabili de Il Padrino. Quello che colpisce ad una prima occhiata sono senza dubbio la facciata in pietra antica, i balconcini con mensole intagliate e i portali scolpiti, ma è all’interno che l’atmosfera si fa più suggestiva e scenografica.

Ogni angolo del Bar Vitelli è davvero rimasto come allora: gli arredi in legno scuro, la famosa insegna “Itala Pilsen” sopra l’ingresso e le fotografie di scena appese alle pareti, mantengono viva quella stessa magia. Ed è qui, sotto l’ombra di una vite centenaria, che si ha l’impressione di sedersi accanto ad Al Pacino nei panni di Michael Corleone, mente gira la scena in cui chiede in sposa Apollonia Vitelli. Dal 1971 e ancora oggi, fan provenienti da ogni parte del mondo sostano in Piazza Fossìa, davanti al Bar Vitelli, per rivivere in qualche modo quell’attimo di cinema immortale. Quasi tutti ordinano l’iconica granita al limone accompagnate dalle “zuccarate”, biscotti tipici locali, il cui sapore diventa ancora più avvolgente se ci si lascia trasportare dall’emozione.

Da piccolo borgo siciliano al grande schermo: la nascita di una leggenda


Savoca, Bar Vitelli [foto @WR7- Shutterstock.com / solo uso editoriale]

Francis Ford Coppola insieme allo scrittore Mario Puzo, autore del libro Il Padrino, inizialmente avevano scelto Corleone, in provincia di Palermo, come set cinematografico per girare le scene siciliane. Ma nel 1971 Corleone era già troppo moderna e distante dall’immagine del paese rurale descritto nel libro e durante un soggiorno a Taormina, lo scrittore e il regista incontrarono Gianni Pennisi di Floristella, noto pittore siciliano, suggerisce di visitare Savoca.

Inutile dire che fu amore a prima vista: il borgo sembrava letteralmente uscito dagli anni Quaranta. Ed è allora che il piccolo bar di Maria D’Arrigo, conosciuta in paese come ‘a signurina Maria, diventa l’iconico Bar Vitelli, prendendo il suo nome dal personaggio di Saro Urzì, burbero padre di Apollonia nel film. Da qui in avanti il bar diventa un’icona internazionale e ancora oggi Savoca mantiene intatto il suo fascino, diventando una delle mete più amate da tutti gli appassionati di cinema, come il piccolo borgo di Monterosso Almo, oltre che per gli appassionati di una Sicilia rurale e autentica.

Savoca e il Bar Vitelli: il labile confine tra cinema e realtà

Savoca, Sicilia
Savoca, Sicilia

Avere la fortuna di visitare il Bar Vitelli significa entrare a far parte della storia del cinema, ma anche di un luogo di straordinaria bellezza. Savoca oggi è riconosciuto come uno dei Borghi più Belli d’Italia, un gioiello arroccato sulle colline messinesi e circondato da distese sconfinate di uliveti e vigneti che si perdono all’orizzonte.

Oltre al famosissimo Bar Vitelli, gli appassionati de Il Padrino possono visitare la Chiesa di San Nicolò, teatro delle scene del matrimonio tra Michael Corleone e Apollonia. Poco distante, il Museo Etnoantropologico di Savoca offre una disamina interessantissima sulla vita contadina siciliana, conservando anche il ciak originale del film, donato da Coppola al barone Pennisi. Sedersi ad un tavolo del Bar Vitelli sotto quella vite centenaria, ordinare una granita accompagnati dalle note della colonna sonora di Nino Rota, significa vivere un’esperienza assolutamente fuori dal tempo.

Prendetevi tutto il tempo per perdervi tra i vicoli di Savoca, respirate la Sicilia che profuma di agrumi e lasciate che il passato vi riporti storie lontane. A Savoca, sotto l’antica insegna del Bar Vitelli, la magia del cinema e la realtà si fondono e si confondono come in pochi altri luoghi al mondo.

[foto copertina @Catay- Shutterstock.com / solo uso editoriale]

Maddalena
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