Nel cuore della Toscana, tra colline dorate e filari di cipressi che sembrano disegnati a mano, c’è una città dove il tempo ha deciso di rallentare. O forse di fermarsi del tutto. Siena non è solo una delle cittadine medievali meglio conservate d’Italia: è un luogo che vibra di storia, arte e sapori antichi, come un libro illustrato che si sfoglia lentamente tra vicoli stretti, torri austere e piazze mozzafiato. Camminando per il centro storico, patrimonio UNESCO, sembra quasi di poter ascoltare il suono degli zoccoli dei cavalli del Palio o le voci dei mercanti medievali. E intanto, il profumo delle zuppe contadine, delle carni cotte al fuoco lento e dei dolci speziati fa capolino da ogni trattoria nascosta.
Scopriamo cosa vedere e mangiare a Siena, uno di quei posti che si portano nel cuore per sempre.
Chi arriva a Siena per la prima volta rimane senza parole. Perché qui, l’atmosfera medievale non è solo un dettaglio architettonico: è un’identità. Il punto di partenza non può che essere Piazza del Campo, una delle piazze più belle e iconiche del mondo, con la sua forma a conchiglia e la scenografica Torre del Mangia che si slancia verso il cielo. Ogni estate, questa piazza si trasforma nel palcoscenico del Palio di Siena, la storica corsa di cavalli che divide (e unisce) le contrade cittadine in una passione viscerale che dura tutto l’anno.
Da lì, basta salire pochi gradini per trovarsi davanti al Duomo di Siena, un capolavoro gotico che sfida il tempo con la sua facciata bicolore e l’interno decorato da marmi, mosaici e opere di Donatello, Michelangelo e Pinturicchio. Per chi ama le vedute mozzafiato, imperdibile la salita al Facciatone, parte del Duomo Nuovo mai completato, che regala una vista da togliere il fiato.
Non mancano poi gli angoli più nascosti, quelli da scoprire con calma: il Santa Maria della Scala, antico ospedale trasformato in polo museale, i vicoli silenziosi del Terzo di Città, la più antica delle tre suddivisioni storiche, e le mille fontane che raccontano la Siena dell’acqua, delle leggende e della vita quotidiana medievale.
Ma Siena non è solo da vedere: è da assaporare. E da questo punto di vista, la tradizione gastronomica è un vero scrigno di tesori. Tutto parte dalla cucina povera, contadina, dove ingredienti semplici diventano piatti ricchi di gusto. La ribollita, ad esempio, è un’istituzione: una zuppa calda e profumata a base di cavolo nero, fagioli e pane raffermo, perfetta per le giornate fredde o per chi cerca un abbraccio a tavola.
Da non perdere neppure la pappa al pomodoro, morbida e saporita, o l’antica zuppa di pane, che cambia da famiglia a famiglia, ma ha sempre quel sapore autentico di casa. Chi ama la carne potrà gustare la cinta senese, razza suina autoctona dal sapore intenso, spesso proposta in taglieri con pecorini stagionati e miele, oppure nei sughi rustici per i pici all’aglione, la pasta grossolana tirata a mano che è un inno alla semplicità contadina.
E poi ci sono i dolci. Panforte, ricciarelli, cavallucci: dolcezze speziate, ricche di frutta secca, canditi e profumi d’oriente, che raccontano di un passato mercantile e raffinato. Ogni morso è un viaggio nei secoli, ogni piatto un frammento della storia di Siena.
Siena è così: si fa amare con gli occhi, con il cuore e con il palato. Un piccolo gioiello medievale che brilla ancora, orgoglioso, nel cuore della Toscana.
[foto copertina@Maurizio Bersanelli/shutterstock/solo per uso editoriale]
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