Quando si parla di cacciucco, il pensiero corre subito al mare di Livorno, alle reti ancora umide di salsedine e al profumo del pomodoro che avvolge triglie, seppie e polpi. Ma in Toscana, terra di contrasti e sorprese, esiste anche un altro cacciucco. Più silenzioso, più umile, ma non meno saporito. È il cacciucco di ceci, un piatto della tradizione contadina, di recupero e amore per i sapori della terra.
Lo preparavano le nonne nelle fredde giornate d’inverno, quando il fuoco scoppiettava nel camino e la dispensa offriva solo legumi secchi, qualche pomodoro conservato e del pane vecchio da recuperare. Il suo profumo si diffondeva per tutta la casa, richiamando i bambini affamati e i nonni stanchi dalla vigna. È una ricetta che sa di campagna toscana, di colline verdi e mani spolverate di farina. Un piatto che, a dispetto della sua semplicità, sa dare conforto e carattere a ogni boccone.
Il cacciucco di ceci è una zuppa di ceci, delle tante varianti “di terra” nate nelle cucine povere delle campagne toscane, dove la carne era un lusso e il pesce non sempre arrivava fino ai paesi dell’interno. In particolare, questo piatto è diffuso nella zona di Colline Pisane, Val di Cecina e Alta Maremma, dove l’abitudine di cucinare zuppe robuste con legumi e pane raffermo si è consolidata nei secoli.
Il termine “cacciucco”, infatti, non è esclusivo del pesce: deriva probabilmente dal turco kaçuk (mescolanza), e descrive una preparazione mista, ricca, in cui diversi ingredienti si uniscono per creare un sapore profondo. Nel caso del cacciucco di ceci, protagonisti sono proprio i legumi, spesso arricchiti con aglio, salvia, peperoncino e pomodoro, e serviti con pane tostato o raffermo, a volte strofinato con aglio.
Era il piatto della sera, quello che si cucinava lentamente, spesso nel coccio, mentre la famiglia rientrava dai campi. E oggi, come allora, rappresenta un patrimonio di gusto e memoria da riscoprire con orgoglio.
-ceci gr. 300
-biete gr. 200
-olio d’oliva gr. 50
-una grossa cipolla
-un’acciuga sotto sale
-salsa di pomodoro
-uno spicchio di aglio
-crostini di pane
-formaggio pecorino grattugiato
-sale
-pepe
Mettere i ceci a bagno in abbondantissima acqua fredda salata e lasciarli per 24 ore. Trascorso questo tempo mondare le biete, lavarle e lessarle con la sola acqua rimasta loro aderente dopo il lavaggio. In un tegame di terracotta versare l’olio e farvi soffriggere la cipolla affettata, l’aglio intero e l’acciuga lavata e diliscata. Con la forchetta spappolare bene l’acciuga poi versarvi sopra i ceci scolati dall’acqua, salarli e peparli, quindi unire le biete, coprire tutto quanto con acqua fredda o tiepida nella quale si sarà sciolta una cucchiaiata di salsa di pomodoro. Incoperchiare il recipiente e cuocere i ceci per quattro ore, a piccolo bollore e senza mai sollevare il coperchio. Abbrustolire nel forno i crostini di pane (oppure friggerli nell’olio); sistemarli sul piatto di portata, fondo, porvi sopra tutti i ceci ed il loro sugo e cospargere la preparazione con una manciata di pecorino grattugiato. Servirla subito, ben calda.
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