Nel corso della sua storia, sono stati tantissimi gli scrittori conquistati dalla bellezza del borgo, come Goethe, Stendhal e D’Annunzio. È del resto impossibile non rimanere incantati davanti al fascino di Nemi, che si affaccia sul lago che le fa quasi da specchio naturale su cui dolcemente si riflette.
Nemi è un borgo incantato nel cuore d’Italia, così bello da sembrare un posto incantato sospeso tra storia e leggenda. E che se da un lato ammalia i visitatori con il suo aspetto pittoresco, dall’altro li prende per la gola con quelle fragoline di bosco che sono il suo simbolo indiscusso.
Nemi
Strette viuzze lastricate e pittoresche piazze del centro storico che raccontano secoli di storia. Perdersi tra i vicoli di Nemi significa fare un viaggio nel tempo, lasciandosi incantare dai colori e dai profumi dell’Italia di un tempo.
Situato sulle colline dei Castelli Romani, a pochi chilometri da Roma, questo piccolo gioiello è un’oasi di tranquillità, natura rigogliosa, miti e tradizioni. A Nemi il tempo sembra fermarsi, e ogni angolo racconta storie e vicende che hanno un certo sapore d’antico.
Celebre per il suo omonimo specchio d’acqua, Nemi era considerato la dimora della dea Diana, protettrice della caccia e della natura selvaggia. Le rovine del Tempio di Diana, situato sulle rive del lago, sono un’imponente testimonianza di questo culto millenario e rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per chi visita il borgo. Sarebbe del resto impossibile non notare la statua dedicata alla dea appena si entra nel paese.
Pur essendo più piccolo rispetto al secondo lago di questa zona, il lago Albano, il lago di Nemi non per questo è meno ricco di storia. Qui sono state infatti rinvenute ben due navi romane, nascoste per secoli dalle acque del lago. Le navi furono costruite per volere dell’imperatore Caligola che le commissionò durante il suo impero. Due grandi navi lunghe ben 70 metri che fungevano da ville galleggianti, dove venivano organizzati banchetti e feste. Per il decoro delle navi non si badò a spese, come dimostra l’abbondanza di marmi, bronzi e oro.
I reperti delle navi, ritrovate grazie al prosciugamento del lago durante il periodo fascista, furono però distrutti poco dopo da un incendio avvenuto nel 1944, in piena occupazione nazista e durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nemi
Proprio per la sua fragolina di bosco, Nemi è la destinazione ideale per una fuga gastronomica. Ogni bar e localino del borgo qui è pronto a servirvi la sua specialità declinata in tanti modi diversi.
Sono tantissime le persone e i golosi che la domenica scelgono di far visita a questo piccolo borgo alla ricerca di relax, viste uniche sul lago e buon cibo. E se passate per Nemi non potete non assaggiare le fragoline di bosco, che qui vengono declinate in mille ricette.
Dalla marmellata di fragoline al liquore a base di fragoline fino alle immancabili crostatine con le fragoline di bosco che sono una vera delizia, sono tantissime le specialità da provare a Nemi a base del suo frutto d’eccellenza.
I dolci più famosi e ricercati sono proprio le crostatine con le fragoline. Una base di pasta frolla friabile e croccante è pronta ad accogliere la crema pasticcera a sua volta arricchita da altre fragoline di bosco. La superficie delle crostatine viene golosamente e accuratamente spolverizzata di zucchero a velo.
Ogni anno a giugno la fragolina di Nemi viene celebrata con la Sagra delle Fragole, un evento da non perdere se si è amanti di questo delizioso frutto della terra e se si vogliono ammirare le fragolare, donne che si muovono per le vie del paese con i loro cesti ricolmi di fragoline. Soprattutto nel 2025, anno in cui celebra la sua centesima edizione.
Ma come mai proprio a Nemi nascono e crescono queste fragoline di bosco così speciali, inconfondibili e caratteristiche?
Prima di tutto per le condizioni ambientali, che in questa zona dei Castelli Romani si rivelano perfette: il territorio vulcanico e l’aria fresca e umida al tempo stesso creano tutti i presupposti perchè le fragoline assumano quel sapore intenso e delizioso a cui nessuno può resistere. Pare che già al tempo degli antichi Romani le fragoline crescessero spontanee nei boschi che incorniciavano il lago di Nemi: una tradizione gastrononomica che da allora non ha mai smesso di rendere Nemi una piccola capitale delle fragoline di bosco in Italia.
[foto copertina @ValerioMei/Shutterstock.com/solo uso editoriale]
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