Se amate viaggiare in auto, l’Italia è il posto ideale per scoprire posti bellissimi attraverso itinerari che possono unire mare, montagna tra bellezze paesaggistiche, architettoniche e il patrimonio enogastronomico famoso in tutto il mondo. Che si tratti delle Alpi piemontesi o della Sicilia, c’è solo l’imbarazzo della scelta (e dei km…).
Se avete la fortuna e la possibilità di poter dedicare un lungo week-end alla scoperta di luoghi fantastici senza complicazioni legate all’itinerario, il consiglio è di provare questo viaggio che, partendo dal bellissimo paesaggio marino del Cilento, a sud di Salerno, vi condurrà sulla dorsale appenninica umbra in uno scenario paesaggistico mozzafiato.
Punta Licosa si trova pochi chilometri dopo Agropoli, non molto distante dai Templi di Paestum e nel pieno della costiera cilentana. Terra di mare ma non solo: la Valle dei Templi è nota per le sue specialità enogastronomiche (tra cui la famosa mozzarella di bufala) e di un patrimonio di biodiversità unico al mondo, regno indiscusso della dieta mediterranea. Punta Licosa è un lembo di terra che si protende nel mare, come la sua mitologica icona, la sirena Lecosya, che, come leggenda narra, adescava i marinai col suo canto magico causando il naufragio delle imbarcazioni.
In effetti le coste frastagliate del Cilento nascondono calette e porticcioli incantevoli, ma richiedono una certa esperienza per chi viaggia in mare. Niente di grave, invece, per noi al volante: il tratto di curve che si affrontano da Punta Licosa fino alla Strada Statale 18 che collega Agropoli a Battipaglia, nostra destinazione per accedere alla rete autostradale e procedere in direzione nord, non è nè lungo nè particolarmente impegnativo.
Dopo aver attraversato il tratto costiero che taglia i bellissimi borghi antichi come Castellabate dalla vera e propria costa marina, dove troneggiano perle di rara bellezza come Santa Maria e San Marco di Castellabate, percorrendo la statale attraversiamo la Piana del Sele, una lunga e pianeggiante riserva di ortaggi e verdure che si alternano agli allevamenti di bufale ei tantissimi caseifici disseminati lungo il percorso, insieme a numerosi punti di street food in cui si possono degustare tipicità locali. La statale 18 ci conduce a Battipaglia, dove si innesta naturalmente sul tratto autostradale che, in direzione Salerno, ci conduce sulla Salerno Reggio Calabria fino a congingersi con la A-30, la Caserta-Salerno, da percorrere in direzione nord, seguendo le inidcazioni per Roma.
Le tentazioni lungo l’itinerario in auto sono tantissime: dalla maestosa Reggia di Caserta alla Abbazia di Montecassino, il viaggio verso la Capitale è pieno di suggestioni. La lunga e comoda autostrada a tre corsie percorre l’Italia meridionale lungo un itinerario accarezzato dalle dolci vallate che distanziano le catene montose dalla fascia costiera.
Lo scenario cambia rapidamente una volta superato il lungo perimetro dell’area metropolitana capitolina: dopo Roma Nord il paesaggio umbro comincia a fare capolino attraverso le prime montagne dell’Alto Lazio. Proseguiamo la nostra esplorazione fino all’uscita autostradale di Orte, a meno di un’ora da Roma.
Una volta usciti a Orte, il mare avrà lasciato il posto alle meravigliose ricchezze della montagna umbra. Il percorso si fa meno confortevole di quello autostradale ma non presenta particolari complessità se non la necessaria attenzione alle conmdizioni meteo e alla nebbia, non di rado presente in alcuni momenti della giornata.
Da Orte comincia lo spettacolo della natura fatto di vegetazione rigogliosa e borghi incantevoli. Seguendo la Statale 3, attraversiamo la Valnerina, un presepe di paesini in ognuno dei quali vale la pena fermarsi e respirarne gli odori, la storia e le tradizioni.
Ad accoglierci nella valle di Castelluccio, a pochi passi da Norcia, distese di papaveri rendono il paesaggio fiabesco e incantato. Si vedono solo cavalli e mandrie di mcche al pascolo, il clima diventa imrovvisamente più frizzante e vivace e ogni elemento della natura viene enfatizzato dal panorama unico che accarezza l’anima del visitatore. Che sia estate o inverno, il paesaggio che si può apprezzare da Preci è solo il preludio all’accoglienza e alla ospitalità della gente del posto: tra i manicaretti prelibati della tradizione umbra, meritano una segnalazione le famose lenticchie di Castelluccio, una tipicità riconosciuta in tutto il mondo. Per non parlare dei salumi e dei formaggi, un vero inno alla autenticità di questi luoghi. Il consiglio è quello accompagnare il tutto con gli altrettanto sinceri vini locali, rigorosamente rossi, per esaltare la potenza dei sapori e dei profumi del cibo.
Dalla nostra partenza abbiamo percorso meno di cinquecento chilometri e abbiamo attraversato due paesaggi caratteristici e meravigliosi della nostra penisola, attraverso un itinerario, in auto, bello da percorrere e facile da guidare, che non richiede particolari allestimenti, fatta eccezione per la stagione invernale in cui è possibile trovare neve e ghiaccio in Valnerina, a destinazione ormai raggiunta.
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