Dolce tipico del comune di Erba, in provincia di Como, il Masigott deve il suo nome alla leggenda per cui i dolci di fattura non eccellente erano riservati a persone goffe e malvestite, i masigott appunto. Ma dal momento della sua creazione a oggi, diversi secoli fa, il Masigott si è notevolmente arricchito e raffinato.
Area di produzioneIl Masigott è un dolce tipico di Erba, paese a metà strada tra Como e Lecco, situato ai piedi della fascia montana del triangolo lariano.
CaratteristicheDi forma ovale simile a un mezzo uovo, il Masigott ha dimensioni di 22 centimetri per 15 e peso di circa 500 grammi. Compatto e consistente, presenta un colore marrone scuro, con tenui sfumature arancio.
Cenni storici e curiositàA Erba, nel vasto spiazzo che già nei primi secoli cristiani divenne la piazza di Santa Eufemia, in epoca romana si teneva un mercato conosciuto in tutta la Brianza.Verso la metà di ottobre vi si svolgeva anche una festa di fine raccolto, durante la quale si preparava in un grande paiolo, una minestra di castagne e fagioli, con aggiunta di sfarinati di varia origine.Nel XVI secolo Carlo Borromeo che, oltre a essere il secondo evangelizzatore della Brianza, fu anche uno dei maggiori artefici della diffusione del mais in Lombardia, contribuì a trasformare la festa agricola in sagra religiosa.La terza domenica di ottobre, in concomitanza con l’antica festa di fine raccolto, fu il giorno dedicato alla celebrazione di Sant’Eufemia, nell’omonima chiesa antistante la piazza del mercato.Nel corso del ’700, quando la cultura del mais si sostituì pian piano a quella della castagna, la farina di granturco divenne l’ingrediente principale nella preparazione della cosiddetta “polentona di Sant’Eufemia”.Si pensa che proprio dall’elaborazione pasticcera di questo rozzo pastone abbia avuto origine il Masigott.Ancor oggi, questo dolce tradizionale costituisce il prodotto di spicco della festa di Santa Eufemia, conosciuta anche come sagra dei Masigott.