Sgaiozzi

Area di produzioneLa provincia di Pescara

DescrizioneSono semplici dolci della cucina popolare tipici della provincia di Pescara dalla tipica forma tonda e di colore bruno dorato esternamente e crema tendente al giallognolo internamente.Vengono preparati tradizionalmente in occasione delle festività natalizie e del carnevale

PreparazioneFarina tipo “0”, uova, semi di anice, zucchero, patate lesse e lievito di birra costituiscono gli ingredienti di base a cui si aggiungono farina di mais, uvetta passa e lievito naturale.La caratteristica forma tonda è dovuta al prelievo dall’impasto di piccole porzioni utilizzando il cucchiaio, che poi vengono fritte in abbondante olio di oliva.

Liquore allo zafferano

Area di produzioneTutto il territorio regionale ma con particolare riferimento alle zone di produzione dello Zafferano dell’Aquila DOP.

DescrizioneLiquore di colore giallo intenso, gradazione alcolica di circa 37°, odore intenso di zafferano con lieve sentore di anice. E’ un prodotto naturale. L’aggiunta di anice e di erbe aromatiche consente di mitigare il forte aroma dello zafferano. E’ ottimo come digestivo, bevuto freddo e al naturale, oppure diluito per ottenere bevande dissetanti.Con il latte caldo è corroborante e utile in caso di raffreddore mentre con il latte freddo d’estate è particolarmente gradevole contro l’arsura. Si usa in cucina e in particolare in pasticceria per aromatizzare le preparazioni.

PreparazioneIl liquore allo zafferano si ottiene per infusione a freddo dello Zafferano dell’Aquila DOP e di erbe aromatiche locali raccolte nei luoghi più idonei e nel momento più propizio. L’infuso viene poi diluito con acqua e opportunamente zuccherato, filtrato per decantazione dopo un periodo di riposo e invecchiato per alcuni mesi in fusti di acciaio.

Cenni storici e curiositàQuesto prodotto nasce dalla fusione di due pratiche antiche: quella di riutilizzare le fecce, sottoprodotto della vinificazione, per ottenere l’alcool e aromatizzarlo con erbe locali per renderlo gradevole al consumo e quella della produzione e del consumo dello zafferano. Lo Zafferano dell’Aquila, che ha ottenuto recentemente la DOP, ha rappresentato nel passato una sostanza tonificante ed alimentare dai più svariati usi presso le popolazioni locali.

Centerba o Cianterba

Il liquore Centerba attualmente si produce in tutto il territorio regionale ma la zona di piu’ antica tradizione ricade nell’area di Tocco da Casauria in provincia di Pescara. Si tratta di un liquore di colore verde smeraldo ad altra gradazione alcolica con intenso profumo di erbe in cui sembrano avere il sopravvento alcuni tipi di menta. La genuinità del prodotto è garantita dall’utilizzo di alcool di eccellente qualita’ e dalle erbe che, raccolte nel circondario, arrivano ancora fresche in fabbrica dove vengono lasciate essiccare e mondate affinchè restino solo le foglioline. Viene ottenuto per infusione a freddo (tintura) delle erbe e successive diluizione e filtrazione. E’ un prodotto assolutamente naturale senza aggiunta di zuccheri o aromatizzanti naturali e/o artificiali. E’ un ottimo correttivo del caffe’, della cioccolata, del latte e puo’ essere anche utilizzato in cucina e in pasticceria. Molte fonti storiche citano la Centerba di Tocco da Casauria fin dai primi anni dell’800. Nella terra di Casauria (che gli antichi chiamavano “Isola del Pescara”) nell’anno 972 fu completata, voluta dall’imperatore Ludovico II, la Basilica Romanica di San Clemente. L’abbazia attraversò nei secoli fasti e decadenza, rovine e ricostruzioni ma ha rappresentato un punto fermo per tanti pellegrini e pastori che, servendosi dei tratturi, portavano le
greggi a svernare in Puglia e si fermavano a rifocillarsi nelle sue cucine dove immancabilmente veniva loro offerto questo liquore potente dall’aroma inconfondibile. Anche dopo la definitiva decadenza del monastero il liquore continuo’ ad essere usato nelle famiglie della zona finche’ lo speziale Beniamino Toro senior, alla fine del 1700, trasferitosi da Cansano a Tocco da Casauria per aprire la sua farmacia, trasformò questo prodotto casalingo nella famosa Centerba.

Fonte: Atlante dei prodotti tradizionali d’Abruzzo – ARSSA Regione Abruzzo, 2004