Prosciutto della montagna della Tuscia

Prosciutto prodotto nell’area della Tuscia Viterbese, con particolare riferimento ai Monti Cimini. Caratteristica del prosciutto di Montagna della Tuscia è la presenza della due tipologie con osso e disossato con fesa, che vengono stagionate per periodi di durata differente.

Aree di rinvenimento del Prodotto: Intera provincia di Viterbo

Cenni storici e curiositàIl prosciutto della Tuscia, di antica tradizione artigianale, si ricava dalla carne fresca della coscia e dello stinco di suini allevati allo stato brado nei boschi dei Monti Cimini e dell’entroterra maremmano. La preparazione è legata ad una tradizione medievale, quando le parti migliori del maiale (prosciutto, gambuccio e spalla) si conservavano, dopo la salagione, come provvista carnea per tutto l’arco dell’anno. Oggi, testimonia la mai sopita attenzione per i preparati a base di maiali, la presenza dei numerosi prosciuttifici della zona, tutti situati nel comprensorio dei Monti Cimini o nella parte della Tuscia che confina con la Maremma.

Pizza di Pasqua della Tuscia

Dolce dalla caratteristica forma a fungo con sapore di cannella nella tipologia dolce e sapore di formaggio pecorino nella tipologia al formaggio. La pizza di Pasqua della Tuscia tipo dolce viene preparata con farina tipo 00, zucchero, uova; aromi di limone ed arancia, lievito di birra; liquori alchermens, rhum, cannella e strutto di suino: La Pizza al formaggio, invece, prevede l’impiego di farina tipo 00, uova, strutto, lievito di birra, sale e Pecorino Romano DOP.

Aree di rinvenimento del Prodotto: Intera provincia di Viterbo

Cenni storici e curiositàSi potrebbe ricollegare a quei “pani rituali”, frutto dell’ingegno delle massaie che, alla ricetta tradizionale del pane, hanno aggiunto, in occasione di feste speciali, ingredienti dolcificanti. La sua diffusione si può far risalire alla prima metà del ‘900, quando la farina e lo zucchero, ingredienti base della preparazione, non sono più considerati “beni di lusso”. La preparazione è legata alle feste pasquali, uno dei pochi momenti in cui si mangia abbondantemente e, soprattutto, si gustano piatti elaborati e costosi. Il sabato prima di Pasqua, dopo lo scioglimento delle campane, queste pizze erano benedette dal sacerdote, insieme con le uova sode colorate. Il tutto veniva poi consumato con la famiglia nella colazione del giorno di Pasqua. Oggi la benedizione non è più prevista dal nuovo rituale liturgico. Il processo produttivo richiede un ciclo di lavorazione di 24 ore con 3 momenti di lievitazione.

Olio Tuscia DOP

Area di produzione: Nei comuni della provincia di Viterbo: Acquapendente, Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Canepina, Capodimonte, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel S. Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Civita Castellana, Civitella d’Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Montalto di Castro (in parte), Montefiascone, Monteromano, Nepi, Oriolo Romano, Orte, Piansano, Proceno, Ronciglione, S. Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania (in parte), Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano, Vetralla, Vignanello, Villa S. Giovanni in Tuscia, Viterbo, Vitorchiano

Materia prima: L’olio extravergine di oliva «Tuscia» è ottenuto dalle olive delle varietà Frantoio, Caninese e Leccino, presenti per almeno il 90 %,

Caratteristiche:
acidità massima: 0,5%
colore: verde smeraldo con riflessi dorati
odore: fruttato che ricorda il frutto sano, fresco, raccolto al punto ottimale di maturazione
sapore: di fruttato medio con equilibrato retrogusto di amaro e piccante

Riferimenti normativi: Riconoscimento DOP, REGOLAMENTO (CE) N. 1623/2005 DELLA COMMISSIONE del 4 ottobre 2005, (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L n. 259 del 5.10.2005

Colli Etruschi Viterbesi o Tuscia DOC

Zona di produzione: numerosi comuni della provincia di Viterbo

Vitigni:
Bianco: uve Trebbiano toscano (Procanico) per il 40-80%, Malvasia toscana e/o Malvasia del Lazio per un massimo del 30% e da altri vitigni a bacca bianca della zona per un massimo del 30%.
Canaiolo: uve Canaiolo nero per almeno l’85% e da altri vitigni a bacca rossa della zona per un massimo del 15% (con esclusione del Ciliegiolo).
Grechetto: uve di Greco bianco (Grechetto) minimo per l’85% e da altri vitigni a bacca bianca della zona per un massimo del 15% (con esclusione delle uve Malvasia di Candia).
Merlot: vitigno Merlot per almeno 85% e da altri vitigni a bacca rossa della zona per un massimo del 15% (con esclusione del Ciliegiolo).
Moscatello: da uve omonime per l’85% e da altri vitigni a bacca bianca della zona per un massimo del 15% (con esclusione della Malvasia di Candia)
Procanico: uve Trebbiano toscano per l’85% e da altri vitigni a bacca bianca della zona per un massimo del 15% (con esclusione della Malvasia di Candia).
Colli Etruschi viterbesi Rosato: dal vitigno Sangiovese per il 50-65%, dal Montepulciano per il 20-45% e da altri vitigni a bacca rossa della zona per la differenza.
Colli Etruschi viterbesi Rossetto: uva Trebbiano giallo (Rossetto) per almeno l’85% mentre il Colli Etruschi viterbesi Rosso, viene prodotto da uve Sangiovese per il 50-65%, da Montepulciano per il 20-45% e da altri vitigni a bacca rossa per la differenza.
Colli Etruschi viterbesi Sangiovese rosato: da uve Sangiovese per almeno l’85% e da altri vitigni a bacca rossa della zona per un massimo del 15% (con esclusione del Ciliegiolo).
Colli Etruschi Viterbesi Violone: vitigni Montepulciano (Violone) per un minimo dell’85% e da altri vitigni a bacca rossa della zona per un massimo del 15% (con esclusione del Ciliegiolo)

Gradazione alcolica minima: Bianco e Rosato 10 gradi. Canaiolo e Grechetto 11 gradi.

Tipologie: Bianco (anche nelle versioni “Amabile” e “Frizzante”), Rosso, Rosato (anche “Amabile” e “Frizzante”) , Procanico, Grechetto (anche nelle versioni “Novello” e “Frizzante”), Rossetto, Moscatello, Moscatello Passito, Sangiovese Rosato, Grechetto Rosso, Violone, Canaiolo e Merlot

Caratteristiche organolettiche: Bianco: colore giallo paglierino piu’ o meno intenso; profumo delicato, caratteristico; sapore secco o amabile, armonico, caratteristico, .
Canaiolo: colore rosso rubino intenso; profumo caratteristico, aromatico, persistente; sapore amabile, di corpo, più o meno tannico, armonico. Grechetto: colore giallo paglierino piu’ o meno intenso; odore leggermente vinoso, delicato, caratteristico; sapore secco, vellutato, fruttato, caratteristico, talvolta con retrogusto leggermente amarognolo. Colli Etruschi viterbesi Rosato: colore rosa piu’ o meno intenso, talvolta con riflessi violacei; profumo intenso, delicato, gradevole; sapore secco o amabile, armonico, equilibrato, talvolta fresco e vivace

Abbinamenti: Rosso: primi piatti conditi con sughi piuttosto strutturati e carni rosse e bianche alla griglia. Bianco: piatti di pesce anche di lago, minestre e formaggi non stagionati. Rosato: antipasti di salumi e risotti con verdure.

Riferimenti normativi: Il riconoscimento della Doc “Colli Etruschi Viterbesi” è avvenuto con DPR 11.09.96 pubblicato sulla GU del 21.09.96