Il Delta del Po è una delle zone naturali più vaste e importanti d’Italia, e tocca le principali località del rodigino e del ferrarese. Terre dalla storia straordinaria, ma anche luoghi profondamente legati alla tradizione enogastronomica, come nel caso della cucina emiliana. Questo itinerario lungo le Strade dei sapori del Delta del Po ci porta a scoprire tutti i prodotti della provincia di Ferrara, dalla salama da sugo al melone di Bondeno, dall’aglio di Voghiera fino all’asparago verde di Altedo.
Il piatto simbolo di Ferrara sono i cappellacci di zucca, un primo piatto che unisce il sapore dolce della zucca al ricco condimento con il ragù emiliano. Diffusissima anche la salama da sugo, un insaccato simile per preparazione al cotechino, e la torta tenerina, eccellenza dei dessert emiliani. Da provare anche il pasticcio di maccheroni e la coppia ferrarese, il tipico pane a forma di X la cui ricetta risale al Cinquecento.
Il nostro percorso alla scoperta dei sapori del Delta del Po non può che iniziare da Ferrara, la città degli Estensi, ma anche di tante ricette e tradizioni della buona tavola. All’ombra del Castello e della Cattedrale di San Giorgio, da secoli, si alternano primi e secondi piatti, verdure e dolci che fanno felici tutti i palati. La città, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è tra le più belle d’Italia, ed è ricchissima di luoghi da visitare. Oltre ovviamente ai simboli della fede e del potere, meritano una visita il Palazzo Schifanoia con i suoi eleganti affreschi, il Palazzo dei Diamanti (sede della Pinacoteca nazionale) e la Prospettiva di Corso Giovecca. Lasciamo Ferrara e ci dirigiamo verso Voghiera, la città dell’aglio. Qui è possibile visitare la Delizia di Belriguardo, una antica reggia che gli Estensi fecero costruire nel 1435. Si tratta del primo esempio di “casa di vacanze” realizzato in Europa, e oggi ospita la collezione del Museo civico di Belriguardo con reperti archeologici ed esempi di arte classica e contemporanea.
Muovendoci verso sud arriviamo in provincia di Bologna, e giungiamo nella interessante Malalbergo, città dell’asparago, dove ad attenderci c’è la bella Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, esempio di elegante architettura con il suo pronao ad archi a sesto acuto. Tornando verso nord, l’itinerario ci porta a Finale Emilia, una delle città più colpite dal terremoto del 2012. Il coraggio e la determinazione dei modenesi l’ha resa nuovamente vivibile, ma molti monumenti mancano all’appello, come la storica Torre dei Modenesi, irrimediabilmente distrutta (e in attesa di ricostruzione) o il Castello delle Rocche, che è sottoposto a un lungo processo di restauro e ricostruzione delle parti danneggiate. Ne approfittiamo per un assaggio della torta degli ebrei, tipica ricetta locale, prima di muovere verso la penultima tappa dell’itinerario, Bondeno. È qui che si trova la Rocca possente di Stellata, antico monumento difensivo dell’XI secolo originariamente bagnato dalle acque del Po e la Botte napoleonica, una sorta di diga ante-litteram che serviva a convogliare le acque dei canali.
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