Strada dei vini del Cantico

Stefano Maria Meconi  | 11 Mag 2019  | Tempo di lettura: 5 minuti

La natura lussureggiante ha reso all’Umbria la definizione di “Polmone d’Italia”: è in questa cornice spettacolare che si celano borghi dal ricco patrimonio storico-artistico e cantine, segno tangibile della tradizione enogastronomica di questa splendida regione d’Italia, favorita dal clima e dalle caratteristiche geomorfologiche dei terreni.

Nel 2002 è stata così istituita la Strada dei vini del Cantico, nata con l’obiettivo di valorizzare il territorio nelle sue numerose sfaccettature riscoprendo nelle stesso tempo antiche tradizioni tramandate da secoli.

La Strada dei vini del Cantico tra l’arte, la storia ed i vitigni umbri

La Strada dei vini del Cantico prende il nome dal Cantico delle Creature, uno dei lasciti più importanti di San Francesco d’Assisi, vera e propria lode a Dio e a tutto il suo creato.

La Strada si snoda nel cuore dell’Umbria, a est del Parco Regionale del Lago Trasimeno e attraversa ben 12 tra i borghi più belli d’Italia che hanno spinto alla nascita di questo percorso naturalistico ed enogastronomico e tra le cui mura si cela un patrimonio artistico e storico dal valore inestimabile.

Si tratta di Todi, la città natale del poeta Jacopone, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Fratta Todina, Marsciano, Collazzone, Bettona, Perugia, Torgiano, Spello ricca di opere di Pinturicchio, Cannara ed infine Assisi, la città dei santi Francesco e Chiara.

In questo stesso territorio sono comprese una zona DOCG e ben cinque DOC, nelle quali vengono prodotti vini il cui valore è ormai riconosciuto a livello nazionale ed internazionale.

Il nettare dei vitigni umbri era peraltro noto sin dall’antichità, dagli etruschi ai romani: si pensi ad esempio a Plinio il Vecchio che, nella sua opera “Naturalis Historia”, citava il vino di Todi come “Peculiaris est tudernis” dove tudernis indicava proprio l’antica città di Todi.

A quello che oggi è il Vino DOC di Todi, si affiancano la zona DOC Colli Martani, i cui vini erano in passato assai apprezzati da Marziale, la DOCG del raffinato Torgiano Rosso Riserva, la DOC di Assisi e quella dei Colli Perugini che preserva ancora vitigni autoctoni quali il Lupeccio e il Tintarolo.

Il turismo del vino: quando visitare la Strada dei vini del Cantico

La Strada dei vini del Cantico è un suggestivo percorso che permette non solo di attraversare borghi medioevali e scoprire rocche e abbazie, ma anche di conoscere la cultura enogastronomica dell’Umbria.

È questo il turismo del nuovo millennio: unire la propria sete di conoscenza, tra opere d’arte e memorie storiche incastonate in meravigliosi scorci paesaggistici, con la voglia di soddisfare il palato alla scoperta di nuovi sapori.

Chiunque voglia intraprendere questo emozionante viaggio può percorrere la Strada dei vini del Cantico in macchina oppure in bicicletta, per un’esperienza assolutamente green al passo con i ritmi della natura.

Il periodo perfetto per viaggiare è certamente l’autunno, quando gli alberi sono colorati d’arancio e nelle cantine che si incontrano per strada comincia la vendemmia. Se invece il desiderio è quello di poter vivere il territorio anche con passeggiate a cavallo oppure a piedi, non c’è niente di meglio che il periodo tra la primavera e l’estate.

Cosa vedere

Percorrendo la Strada dei vini del Cantico si incontra Perugia, incantevole cittadina racchiusa da tre cinte murarie. La celebre Fontana Maggiore, opera dei fratelli Pisano, sorge nel cuore di Piazza IV Novembre, sulla quale si affacciano il Duomo di San Lorenzo ed il Palazzo dei Priori, sede della Galleria Nazionale dell’Umbria ricca di opere del Perugino, del Pituricchio e di Piero della Francesca.

Il borgo di Torgiano, dove svetta la Torre Baglioni del XIII secolo unica memoria dell’antica cinta muraria, vede la presenza dell’interessante Museo del Vino MUVIT e della famose Cantine Lungarotti, dove è possibile degustare vini DOC e DOCG.

Todi è uno dei borghi umbri più interessanti, vista la ricchezza di monumenti a partire dalla Piazza del Popolo dove sorge l’omonimo Palazzo, sede del Museo Lapidario, ricco di stele di epoca romana, e del Museo Etrusco Romano. Da vedere anche la Chiesa di San Fortunato del XIII secolo nella cui cripta riposa Jacopone: sfidando i 153 scalini dell’adiacente campanile si godrà della vista più bella sulla città.

Spello, con i suoi vicoli stretti e balconi riccamente fioriti, è tappa d’obbligo per gli amanti dell’arte del Pinturicchio: un ciclo di affreschi dell’artista sorge all’interno della Cappella Baglioni della Chiesa di Santa Maria Maggiore mentre una pala di Pinturicchio si trova nella Chiesa di Sant’Andrea. Prima di lasciare Spello è consigliato fare una tappa presso la Cantina Sportoletti che permette di gustare crostini al tartufo accompagnati da vini di eccellenza.

Proseguendo nell’itinerario lungo la Strada dei vini del Cantico, passando per Bettona dove sorge un’interessante Pinacoteca Comunale, custode della bellissima Adorazione dei Pastori di Dono Doni, si raggiunge Assisi. Nella Basilica Superiore di San Francesco si possono ammirare gli spettacolari affreschi di Giotto e Cimabue: dalla stessa chiesa si ha poi accesso al Bosco FAI di San Francesco per vivere un’esperienza mistica e suggestiva nella natura circostante.

L’enogastronomia lungo la Strada dei vini del Cantico

Ogni tappa dell’itinerario scelto lungo la Strada dei vini del Cantico, offre al visitatore l’opportunità di assaggiare non solo le eccellenze vitivinicole del luogo ma anche i piatti tipici umbri.

Presso i ristoranti Perugia si potranno degustare i vini Montefalco e Orvieto Classico accompagnati da specialità tipiche quali la ciaramicola (ciambella glassata) e la torta al testo farcita con porchetta o prosciutto.

Todi invece conquista i palati dei visitatori con il vino DOC di Todi quali il Grechetto e con la pizza di Pasqua, che altro non è che il tipico pan nociato con aggiunte di chiodi di garofano, uvetta e vino rosso: tra i luoghi consigliati per gustare la tipica cucina di Todi ci sono “La Cantina” ed il Ristorante “Villa Luisa”, dove si potrà anche riposare nel cuore della campagna umbra.

Passando per Massa Martana invece si ha la possibilità di gustare la nociata, saporitissimo torrone al quale è dedicata nel borgo una festa ogni 26 settembre; da provare i picchiarelli alla massetana, conditi con sugo di pollo, e la palomba alla ghiotta.

Una menzione meritano infine il piselletto di Bettona e la cipolla di Cannara di cui si hanno notizie sin dal XVI secolo e al quale è dedicata una sagra nei mesi di settembre e dicembre.

Altre strutture suggerite per provare l’enogastronomia umbra sono l'”Hostaria La Tradizione” e l’agriturismo “Le mandrie di San Paolo” sito in una struttura storica nella città di Assisi.

Itinerario

Mappa


Punto di partenza di un itinerario lungo la Strada dei vini del Cantico è Perugia. Le tappe seguenti sono Torgiano, Todi, Massa Martana, Spello, Cannara, Bettona ed Assisi che costituisce la tappa finale.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi


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