Zona di produzione: 24 comuni distribuiti nelle province di Latina e Roma. Per la provincia di Latina i comuni interessati sono: Sabaudia in parte, Latina in parte, Pontinia, Priverno, Sezze, Sermoneta, Cori, Cisterna di Latina, Aprilia. Per la provincia di Roma i comuni interessati sono: Ardea in parte, Pomezia in parte, Marino, Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Lanuvio, Velletri, Lariano, Artena in parte, Palestrina, Zagarolo, San Cesareo, Colonna
Tipologia: Frutti della specie botanica Actinidia deliciosa, cultivar Hayward
Descrizione: Il frutto è costituito da grosse bacche ovoidali dalla buccia di colore bruno chiaro con una sottile ma robusta epidermide e una fine peluria bruna. La polpa è di un intenso color verde smeraldo chiaro. I semi, piccoli e neri, sono disposti a raggera attorno al fulcro centrale del frutto
Usi: Il kiwi si consuma generalmente al naturale, opportunamente sbucciato, ma può essere utilizzato anche per marmellate, gelatine di frutta, guarnizioni di dolci oppure impiegato nella preparazione di sciroppi e liquori. Vera e propria miniera alimentare, grazie all’elevato contenuto in vitamina C e la ricchezza di fibra alimentare, il kiwi contiene anche la pectina. Questo componente ha la proprietà di gelificare in presenza di zuccheri, donando all’organismo un appagante senso di sazietà. Inoltre contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, svolgendo un effetto di controllo sulla glicemia e programmando l’assorbimento del glucosio in modo lento e continuo, condizione questa assai vantaggiosa per chi soffre di diabete mellito. La sua ricchezza di vitamina C rende il kiwi anche un valido prodotto cosmetico naturale. Per esempio schiacciandone la polpa e amalgamandola con del miele, si ottiene una efficace maschera di bellezza rigenerante per il viso.
Note: Il kiwi nasce in Cina più di settecento anni fa, dove già alla corte del Gran Khan se ne apprezzava il sapore squisito e la polpa color smeraldo. Questo frutto arriva in Nuova Zelanda solo nel 1906 grazie a dei missionari che, al loro ritorno dalla Cina, portarono con sé delle piantine selvatiche di ‘Actinidia Deliciosa’. Le piante rampicanti di “Uva Spina Cinese” – così era chiamato all’epoca il kiwi – furono inizialmente coltivate come viti ornamentali da giardino; solo più tardi, all’inizio degli anni Cinquanta, dopo lunghi e ripetuti studi ed esperimenti, si riuscì ad ottenere la prima varietà commerciale. I Neozelandesi nel ’59 la battezzarono con il nome dell’uccello simbolo della loro nazione: il kiwi. Venti anni dopo la pianta è arrivata nella nostra penisola e la sua coltivazione si è estesa sia nelle zone settentrionali sia in quelle meridionali. La pianta del Kiwi esiste in due varietà: la femminile e la maschile. La prima produce fiori e frutti, mentre il seconda solo fiori che servono per impollinare.
Riferimenti normativi: Prodotto IGP, Registrazione europea con Regolamento CE n. 1486/2004 riconoscimento pubblicato sulla G.u.U.e. L 273/9 21.08.2004
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