Una città che unisce il fascino storico di Città Alta, con le sue antiche mura veneziane, e il dinamismo moderno di Città Bassa, con le sue vie eleganti e vivaci. La città di Bergamo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2017 per il suo sistema difensivo veneziano, è una destinazione ideale per gli amanti dell’arte, della storia e della natura, grazie anche alla vicinanza alle Prealpi Orobie.
Bergamo è unica per la sua divisione in due parti: la Città Alta, storica e fortificata, e la Città Bassa, moderna e commerciale. Questo contrasto la rende una città affascinante, dove il passato e il presente convivono in perfetta armonia.
Nota come la Città dei Mille per i tanti volontari che presero parte alla spedizione di Garibaldi, ogni angolo di Bergamo è ricco di monumenti e luoghi di interesse che fanno innamorare a prima vista, e fanno venire una gran voglia di tornarci più volte.
La Città Alta è il cuore storico di Bergamo, accessibile attraverso la funicolare, che offre una vista panoramica sulla città. Qui si trovano i principali monumenti e luoghi di interesse:
La Città Bassa è il centro moderno e pulsante di Bergamo, con negozi, ristoranti e musei:
Polenta e osei dolce di Bergamo
Bergamo è città di tradizione culinaria genuina. L’amore per il gusto e la classicità offrono piatti saporiti e sazianti. Legata alla classicità dei suoi piatti, ma aperta a nuove sperimentazioni moderne. Tutti i piatti sono accomunati dall’utilizzo delle materie prime di cui è ricco il territorio, dai formaggi ai salumi, dalle farine all’olio d’oliva.
Uno dei piatti tipici della bergamasca è sicuramente rappresentato da Polenta e Osei, inventato da Alessio Amedeo nel 1910. Il piatto ebbe un successo immediato e negli anni successivi polenta e osei veniva offerta prima delle partite dell’Atalanta ai capitani delle squadre avversarie come omaggio. Negli anni dopo scompari’ temporaneamente, tornando negli anni 50 nelle vetrine di Balzer, locale storico in centro a Bergamo. Polenta e Osei è conosciuta a Bergamo soprattutto nella versione dolce; polenta ricoperta da pasta di mandorle gialla decorata con uccelletti di cioccolato o marzapane.
Dopo la polenta e osei non può mancare la polenta taragna, un piatto completo e ricchissimo per il quale il territorio bergamasco è famoso fin dai tempi della prima Guida gastronomica d’Italia. Pare che il nome derivi da tarèl, termine che secondo il Tiraboschi (Vocabolario dei dialetti bergamaschi)veniva utilizzato in alcune località bergamasche per indicare il bastone della polenta. È una polenta preparata con le dosi normali, alla cui fine si aggiunge formaggio Branzi a pezzetti.
Bergamo a tavola significa solo una cosa, Casoncelli. I casoncelli nacquero come piatto per utilizzare gli avanzi delle carni suine e bovine. Nel 800 il condimento diventò più particolare, con l’aggiunta di amaretti, uva sultanina e scorza di limone.
Questa aggiunta l’ha reso il piatto che è oggi, piatto ricco sia di alimenti che di tradizione. Piatto che accompagna i bergamaschi nei pranzi di famiglia da anni. La denominazione dialettale “casonsei” è riferita alla forma dei calzoni ripieni, ma in questo caso in formato ridotto.
È un primo piatto fatto di ravioli ripieni con una forma caratteristica a mezzaluna. Viene servito con burro fuso, salvia, pancetta e non può mancare una spolverata di parmigiano.
A Bergamo nota è la Scarola dei Colli; una corolla verde incornicia città alta. La scarola è un’invidia invernale coltivata su piccoli punti di terreno che circondano le mura. Apprezzata sia cruda come insalata che cotta, in cui mantiene comunque le sue caratteristiche e può essere utilizzata per torte salata o ripieno di ravioli.
Da assaggiare anche la Torta Donizetti. In occasione del centenario della morte del famoso compositore bergamasco Donizetti, nel 1948 la pasticceria Balzer, uno dei locali storici cittadini, decise di dedicargli un dolce, divenuto subito prodotto di “Bergamo città dei Mille sapori”. Si tratta di una ciambella, con aggiunta di ananas e albicocche candite.
Da non perdere il gelato alla stracciatella, da gustare alla pasticceria La Marianna in città alta. Fu inventato proprio a Bergamo nel 1961 da Enrico Panattoni.
Torta Donizetti, il dolce di Bergamo
Con piatti tipici e specialità di carne in un ristorante stile montano, tra luce soffusa e arredi in legno potrete gustarvi un pranzo classico bergamasco.
Con un menù ricercato e una grande selezione di vini della zona, in un posto rustico-chic in pietra.
Per una cena con stile e con vista sul bellissimo panorama di città alta.
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