Torna Borgo diVino a Oratino, in Molise dal 6 all’8 settembre. Tante le etichette DOC locali come il Tintilia, Biferno, Pentro ma non mancheranno i vini da tutt’Italia. Scopriamo insieme cosa vedere e cosa mangiare a Oratino.
Il nome di questo borgo deriva da un vecchio borgo che qui si trovava nel XII secolo e si chiamava Loretinum, diventato poi Ratino, Loratino e infine Oratino. Il primo documento che attesta l’esistenza di questo borgo risale al 1251, probabilmente di origine Normanna. Il borgo nel corso dei secoli è stato distrutto dal terremoto ben due volte, ma viene sempre ricostruito dopo i crolli. La sua posizione lo rende unico perché si trova isolato su una rupe. Per di qui passavano gli antichi tratturi e i pastori in transumanza. Il massimo splendore Oratino lo ha raggiunto tra ‘600 e ‘800, quando grazie al mecenatismo artigiani, vetrai e pittori poterono dare libero sfogo alla propria arte e contribuire alla bellezza della città.
Da visitare la chiesa di Santa Maria Assunta, nel centro storico e la chiesa di Santa Maria di Loreto dove si possono vedere opere intagliate in legno. Per completare la passeggiata il belvedere da cui affacciarsi per ammirare la vallata del Biferno. In generale con la visita a Oratino possiamo conoscere una parte meno nota del Molise, quella interna. Da qui poi si possono raggiungere interessanti borghi come quello di Bojano con il suo vecchio villaggio di Civita Superiore e Ferrazzano con il nucleo medievale e infine Sepino.
Per assaggiare cibi tipici qui c’è solo l’imbarazzo della scelta, infatti la Valle del Biferno è zona di grande tradizione gastronomica. Tra i primi, da provare la minestra di laganelle, ovvero una sorta di piccole lasagne fatte a mano, con i fagioli. Tra i secondi imperdibile il cacio e ova con salsiccia, una ricetta composta di formaggio di capra e uova cotto nel sugo di salsiccia. Poi cicerchie e ceci, grano i legumi principalmente utilizzati qui anche durante la festa del 17 gennaio in onore di Sant’Antonio Abate.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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