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La Mostarda di Cremona: origini e la ricetta per prepararla in casa

La mostarda è un alimento conosciuto e preparato in tutta Italia ma quella di Cremona è forse la più famosa.
Nata come metodo di conservazione per la frutta, le varie ricette della Mostarda – che sia di fichi d’India, come la si fa al sud o al mosto d’uva, come in Piemonte – sono accomunate da un equilibrato connubio di dolce e piccante che la rende una conserva dal sapore impareggiabile.

In questo articolo scopriremo la ricetta originale della Mostarda di Cremona.

L’origine della Mostarda

Le origini della Mostarda risalgono al Medioevo, quando i monaci studiarono un metodo efficace per conservare la frutta anche nei freddi mesi invernali, grazie all’utilizzo del mosto d’uva (oggi sostituito da uno sciroppo di acqua e zucchero).
La prima testimonianza della ricetta della Mostarda di Cremona, stampata su libro, è del 1600, mentre la prima produzione industriale e diffusione si ha a partire dal 1800.

Oggi la ricetta originale della Mostarda di Cremona è protetta dal marchio di Denominazione comunale (De.Co).

Ingredients

Scale

La ricetta originale

Come detto, la Mostarda nasce come metodo di conservazione della frutta: per prepararla in casa, quindi, ve ne serviranno di diversi tipi; scegliete, comunque materie prime di ottima qualità per un risultato unico.

Ingredienti:

  • Pesche 100 grammi
  • Albicocche 100 grammi
  • Ananas 100 grammi
  • Ciliegie 100 grammi
  • Mandarini 100 grammi
  • Mele 100 grammi
  • Pere 100 grammi
  • Cachi 100 grammi
  • Arance 50 grammi
  • Fichi 50 grammi
  • Mandorle candite
  • Essenza di Senape 10 gocce
  • Zucchero 400 grammi
  • Acqua

Instructions

Procedimento:

Si parte dalla canditura della frutta, processo che le renderà i tipici colori.
L’unico ingrediente che richiede colorante naturale sono le ciliegie, in quanto sottoposte alla salamoia perderanno il loro colore.

Tagliate la frutta in maniera grossolana e farla macerare con lo zucchero per 24 ore.
Asciugate la frutta e mettetela in una casseruola con acqua, zucchero e glucosio, fatela bollire a 40 gradi, togliere dal fuoco e fate riposare per 24 ore: ripetete questa operazione per 3 volte.
Terminata la terza cottura aggiungete le gocce di estratto di senape: tra le 6 e le 10, in base al grado di piccantezza che preferite.

Dopo aver sterilizzato i vasetti potete conservare la vostra Mostarda, facendo attenzione a riporla in un luogo buio.

Notes

L’abbinamento perfetto è con il bollito di carne ma anche con gli arrosti o lo zampone.
Può essere abbinata anche a formaggi come il taleggio.