A pochi chilometri dal fiume Po, tra le pianure della Bassa Lombardia, sorge Sabbioneta. Una cittadina tutta da scoprire, nata nel Cinquecento dal desiderio di Vespasiano Gonzaga Colonna di realizzare una “città ideale”. Nonostante sia piccola, proprio come uno scrigno, racchiude in sé monumenti dalla bellezza indescrivibile. Proprio per questo motivo, nel 2008 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità. Questo borgo, nonostante sia ricco di meraviglie viene troppo spesso dimenticato, ma ha conosciuto una nuova vita grazie alla mostra ideata dal fotografo di fama mondiale Jürgen Teller, che ha deciso di allestire una mostra proprio nella Galleria degli Antichi e nella Sala degli Specchi di Palazzo Giardino di Sabbioneta.
Il nome di questo borgo ha origini molto particolari e inaspettate, infatti deriva dal termine latino sabulum: sabbia. Questo aspetto desta molte perplessità, perché Sabbioneta è lontana dal mare. Il motivo è presto spiegato, perché in quest’area, che si estende tra Mantova e Parma, si formavano i depositi alluvionali dei fiumi Po e Oglio, divenuti sabbia asciutta a seguito della bonifica dell’XI secolo. Qui, Vespasiano Gonzaga volle realizzare la sua città, che sarebbe diventata immortale grazie ai suoi monumenti. Infatti, nel pensiero del suo creatore questa doveva essere una piccola Atene. La prima cosa che non può passare inosservata sono le sue mura perfettamente conservate, nelle quali si aprono le porte della città. Basta attraversarle per rivivere il Rinascimento. Il cuore pulsante di Sabbioneta è Piazza Ducale, dove sorge Palazzo Ducale, un tempo residenza ufficiale del Signore del borgo. Le bellezze non sono finite. C’è Piazza d’Armi, conosciuta anche come Piazza Castello, dominata da un imponente porticato in mattoni a vista, la cui struttura ricorda gli acquedotti romani. Questo elemento architettonico funge da base per la Galleria degli Antichi. Da qui, è facile arrivare, attraverso un corridoio, al Palazzo Giardino, residenza privata di Vespasiano Gonzaga, concepita come luogo di ritiro e contemplazione. Il giardino annesso al palazzo, con la sua perfetta geometria e la fontana al centro, incarna l’ideale rinascimentale di equilibrio. Infine, merita di essere visitato anche il Teatro all’Antica.
[Foto solo per uso editoriale @Gimas / Shutterstock.com]
Sabbioneta è un borgo ricco di storia e di arte, nonostante sia patrimonio dell’UNESCO, viene troppo spesso dimenticato, ma adesso sta vivendo un nuovo periodo di vigore, grazie alla mostra allestita dal fotografo Jürgen Teller. Questa esposizione intitolata 7½ si inserisce nella splendida cornice di Palazzo Giardino. Il titolo celebra i 7 anni e mezzo di vita e lavoro condivisi con la moglie Dovile, rivelando come l’artista vada oltre la fotografia di moda. L’artista ha scelto di allestire le opere in modo innovativo. Alcune sono appese al soffitto nella Sala degli Specchi, mentre altre disposte su un lungo tavolo nella Galleria degli Antichi. Lo scopo è quello di coinvolgere gli spettatori. Tra i lavori esposti, spicca l’etichetta di birra con l’immagine del bacio tra Teller e la moglie, simbolo di un’arte che trasforma il privato in universale. L’aspetto più sorprendente è il dialogo tra opere passate e opere contemporanee, infatti le foto sono circondate dagli affreschi cinquecenteschi del palazzo.
Sabbioneta non è solo storia, monumenti e opere d’arte. Questa città conserva una lunga tradizione enogastronomica, che oscilla tra la cucina saporita e rustica dei contadini e quella raffinata della corte gonzaghesca, creando un equilibrio perfetto tra semplicità ed eleganza. Ogni pasto deve iniziare con il tipico e morbido salame mantovano, dalla grana grossa e aromatizzato con aglio. Seguono i primi piatti, vera anima della cucina locale: i celebri tortelli di zucca, con il loro ripieno dolce-salato che unisce zucca, amaretti e mostarda, e i marubini, ravioli di carne da gustare in brodo o con il Lambrusco. Un’altra specialità locale è la mostarda di frutta che solitamente accompagna i bolliti e il tipico stracotto d’asino. Nonostante la cucina di Sabbioneta rifletta molte ricette mantovane, esiste un dolce che si realizza solo qui: i Filòs di Sabbioneta, ovvero biscotti artigianali con frutta secca e cioccolato.
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