La ricetta della Crescia sfogliata marchigiana
In questo articolo vedremo la ricetta della sfogliata marchigiana, croccante e friabile.
Ci sono diverse varianti locali per questa ricetta; oggi vi spiegheremo passo passo la variante marchigiana, definita crescia sfogliata, che si differenzia per l’aggiunta delle uova.
Crescia sfogliata marchigiana: le origini
Anche conosciuta con il nome comune di pizza bianca (o focaccia), ha probabilmente origine dall’invasione bizantina (535-553 d.C), essendo molto simile alla piadina romagnola.
Essendo un prodotto tipico la crescia marchigiana può essere acquistata anche già pronta da farcire.
Ingredients
Gli ingredienti.
dosaggio per 8 persone:
- farina tipo 00: 500gr
- strutto: 150 gr
- uova: 1
- acqua: 120 ml
- latte: 80 ml
- bicarbonato: 5 gr
- sale: q.b.
- pepenero: q.b
tempo previsto: 30 minuti circa
Instructions
Preparazione:
- In una ciotola mettete la farina a fontana, con al centro l’uovo, il bicarbonato, il latte, il sale e il pepe e lo strutto (circa 140 gr a temperatura ambiente, il restante servirà invece per spennare le sfoglie).
- Impastate aggiungendo poco alla volta l’acqua, fino a realizzare un impasto liscio e omogeneo.
- Dopo aver formato un panetto, copritelo con della pellicola e lasciatelo riposare per mezz’ora.
- Successivamente dividete l’impasto in 6-8 panetti di forma arrotondata di circa 125 gr ciascuno.
- Quindi stendete ogni panetto con il mattarello, realizzando un sottile disco.
- A questo punto bisogna spennellare con lo strutto ogni disco realizzato.
- Dopo aver splamato lo strutto rimasto, bisogna arrotolare ogni disco su se stesso, fino a formare una spirale o una chiocciola.
- A questo punto lasciate riposare i vostri dischi arrotolati in frigorifero per 30 minuti, avvolti dalla pellicola trasparente.
- Le vostre spirali di Crescia sono pronte per essere stese con il mattarello. Dovrete quindi realizzare delle sfoglie alte circa 3 mm.
La cottura.
Una volta stesa, potete cuocere la Crescia secondo la tradizione, sull’apposito testo (una teglia utilizzata anche per la preparazione della piadina) oppure in una pentola antiaderente, con i bordi bassi.
La pentola (o la teglia) deve essere ben calda; tenete la fiamma alta perché la cottura deve essere veloce per farla restare morbida, altrimenti si secca. Appena si formano le classiche bolle dorate, girate la crescia e fatela cuocere anche dall’altro lato.
La farcitura
Essendo un piatto povero, veniva riempita con le tipiche verdure di stagione della campagna marchigiana. Oggi viene farcita con salumi e formaggi.
Notes
Conservazione
È possibile conservare la crescia sfogliata dentro ad un sacchetto di carta, per massimo 2 giorni. Andrà scaldata velocemente, prima di poterla farcire.