Né dolce né salata: in Friuli Venezia Giulia a Pasqua si fa solo la pinza

Stefano Maria Meconi  | 13 Mar 2024
pinza veneta

Originaria del Friuli-Venezia Giulia, ma nel corso del tempo diffusasi anche in Veneto, la pinza friulana è un dolce tipico delle feste. La si prepara a Natale, per l’Epifania e financo al periodo di Pasqua, tratteggiando un fil rouge che unisce i due momenti salienti della cristianità all’insegna di una bontà dolce che richiama le tradizioni di un tempo.

I suoi ingredienti tipici della vita contadina, la dolcezza che non è artificiale ma tutta naturale, la forma tipica di un pane la rendono un omaggio al territorio e alla convivialità di famiglia.

1 Ai piedi delle Prealpi c’è Tarcento, il borgo della pinza friulana

Pare che la pinza friulana, molto diffusa anche a Trieste (dove se ne prepara una variante leggermente diversa), sia originaria del piccolo paese di Tarcento, in provincia di Udine. L’eleganza dei palazzi in stile Liberty, unitamente al bell’ambiente verde, ha reso già nell’Ottocento la località una meta di villeggiatura e le è valsa l’appellativo di Perla del Friuli. Tra i monumenti e le curiosità che caratterizzano questa località friulana c’è sicuramente la Villa Moretti, con i bellissimi tetti a spiovente e le bow-windows, così come i resti dell’antico Castello di Coia, che svettano maestosi su un ampio spazio di campagna. Tarcento si trova a metà strada tra Udine, celebre per le sue opere del Tiepolo, e Gemona del Friuli, borgo completamente ricostruito dopo il devastante terremoto del 1976.

2 Pinza friulana: ricetta tradizionale

La pinza friulana si distingue il sapore dolce, che è dato da un impasto arricchito frutta secca e spezie. La combinazione di farina, farina di mais, uvetta, pinoli, semi di finocchio, e fichi secchi, insieme alla grappa, crea un mix di sapori unico.

2.1 Ingredienti

    • 150 g di farina
    • 150 g di farina di mais fioretto (farina per la polenta)
    • 1 bustina di lievito di birra secco
    • 75 g di uvetta
    • 30 g di pinoli
    • 30 g di semi di finocchio
    • 6 fichi secchi
    • 1 bicchierino di grappa
    • 125 g di zucchero
    • Un pizzico di sale
    • Latte q.b.

2.2 Preparazione

La preparazione della pinza friulana inizia mettendo a bagno l’uvetta in acqua calda e tagliando i fichi secchi a piccoli pezzi. Saranno questi a dare al dolce la sapidità e la consistenza tipica. In una terrina, mescolare gli ingredienti secchi, ovvero la farina 00 e quella di mais, il sale e lo zucchero. Intiepidire il latte, sciogliere il lievito e aggiungerlo alle farine insieme alla grappa, e incorporare i liquidi nelle farine fino ad ottenere un impasto omogeneo, aggiungendo altro latte se necessario. Ci si può aiutare anche con un robot da cucina.

Lasciare lievitare l’impasto fino al suo raddoppio in un ambiente tiepido (va bene anche il forno con la lampadina accesa o, se disponibile, con la funzione lievitazione attivata a una temperatura di circa 30 °C). Aggiungere l’uvetta, i fichi, i semi di finocchio e i pinoli all’impasto lievitato. Versare il composto in una teglia rivestita di carta forno e lasciar riposare per circa 30 minuti prima di cuocere in forno a 180 °C per circa un’ora.

2.3 Abbinamenti Vinicoli

vino moscato

La pinza friulana si abbina perfettamente con vini dolci e liquorosi, come il Recioto di Soave o un buon Moscato. Stappando questi vini, con il loro equilibrio tra dolcezza e acidità, potrai esaltare i sapori del dolce, creando un’armonia perfetta.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi



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