La scelta del vino rivela la tua personalità

Francesco Garbo  | 16 Mar 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Bianco, rosso, spumante o dolce: le tipologie di vino sono davvero tantissime. C’è chi preferisce un vino più bilanciato, chi più secco o più fruttato. Ma se dietro la scelta del vino si celasse la nostra personalità? Secondo uno studio sembra che la scelta del vino possa rivelare molto sulla nostra personalità e ciò che siamo.Diversi gli studi che sono fatti negli anni, per capire le relazioni che legano le nostre scelte alla nostra personalità. Come lo studio australiano pubblicato nel 2009 che, oltre agli aspetti legati al vino, aveva messo in luce la relazione tra carattere e obesità.

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La ricerca e i risultati

La ricerca per capire quale rapporto ci sia tra la scelta del vino e la nostra personalità è stata svolta dalle Università di Verona e Macerata su un campione di circa 1.200 persone con un età compresa tra i 18 e gli 87 anni. I volontari sono stati sottoposti a una versione del Big Five Inventory, ovvero un test psicologico che indaga su cinque dimensione fondamentali della nostra personalità: estroversione, gradevolezza, coscienziosità, stabilità emotiva e apertura mentale. Dal test è risulato come coloro che sono emotivamente più stabili hanno una propensione ad apprezzare vini rossi e corposi con un bouquet complesso come il Cabernet Sauvignon o lo Syrah, chi invece tra i volontari ha una mente aperta ha scelto vini con gusto ricco e persistente, molto tannici. Le personalità più estroverse, invece preferiscono vini aciduli come Chianti o Champagne. I vini di grado alcolico alto sono invece i preferiti tra le persone amichevoli. Un tipo di personalità però non è stata associata a nessun vino: la coscienziosità. Infatti le personalità descritte come coscienziose non sembrano essere tratte da nessuno dei fattori esaminati cioè acidità, dolcezza, minerali, corpo e livello dei tannini.

Inoltre uno degli scopi della ricerca è quello di definire una profilazione della personalità del consumatore e da qui indirizzarlo su nuovi tipi di vino, diversi da quelli che abitualmente acquista, per suggerirgli scelte di cui probabilmente non rimarrà deluso. Infine dalla ricerca non è risultata una grande differenza tra i gusti di uomini e donne, solo per l’associazione tra amicalità e acidità c’è stata qualche piccola divergenza. Sono infatti maggiormente i maschi molto amichevoli che non apprezzano l’acidità al contrario di quelli competitivi e poco compassionevoli, comportamento che nelle donne non è stato evidenziato. Il progetto di ricerca ha ancora due fasi da sviluppare, la seconda in cui si cercherà un pubblico di consumatori più equamente diviso tra le regioni e la terza fase in cui si implementerà l’algoritmo per dispositivi elettronici utili a fornire suggerimenti mirati ai consumatori.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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