Strada del Vino della provincia di Latina

Stefano Maria Meconi  | 12 Apr 2019  | Tempo di lettura: 7 minuti
La Strada dei Vini della provincia di Latina

Un territorio tutto da scoprire è quello attraversato dalla Strada del Vino della provincia di Latina. Proprio seguendo questo percorso, denso di sapori genuini, andremo alla scoperta di pittoreschi borghi, castelli incantati, magnifiche spiagge e panorami mozzafiato, dove assaporare l’olio, il vino e i prodotti tipici.

La Strada del vino della Provincia di Latina è la più lunga e articolata d’Italia. Nasce nel 2010 su iniziativa dei principali produttori vinicoli locali e presenta diversi percorsi turistici: quello sensoriale nelle cantine pontine, ma anche quello tra vino, cultura e gastronomia. Vi proponiamo quello più completo possibile, che unisce i diversi luoghi e i sapori della zona.

In breve

  • Partenza: Cori
  • Arrivo: Sperlonga
  • Km totali: 134
  • Cosa puoi vedere: Il Tempio d’Ercole, Oratorio della SS. Annunziata, Palazzo Salviati, Chiesa di San Giovanni Battista, Giardino di Ninfa, Norba antica, Castello di Sermoneta, Piazza del Popolo, Chiesa di San Tommaso d’Aquino
  • Cosa puoi gustare: vino Doc Cori, Olio extravergine, olive tipo Gaeta, kiwi di Cisterna, Bazzoffia, Ramiccia di Norma, Polenta di Sermoneta, Castagne di Norma.
  • Comuni attraversati: Giulianello, Cisterna di Latina, Norma, Sermoneta, Latina, Priverno, Sabaudia.

 Tappa 1 – Da Cori a Cisterna di Latina

Giardini di Ninfa
Quelli di Ninfa sono i “giardini più romantici del mondo” secondo il New York Times

Il punto di partenza indiscusso è la città di Cori con le sue eccellenze gastronomiche e ricchezze culturali. Visitarla è come fare un viaggio nel tempo, tra antichi romani, dame e cavalieri del medioevo. Qui troviamo due monumenti nazionali: il Tempio d’Ercole e l’Oratorio della SS. Annunziata. Il primo svetta sull’antica acropoli con le sue colonne intatte: dell’89-80 a.C, è un perfetto esempio di stile dorico reinterpretato in chiave italica. Il tempio ha sempre attirato molti studiosi per la sua particolarità architettonica: è infatti fuori centro, segno questo di una probabile altra costruzione oggi distrutta.

L’oratorio è una perla della pittura quattrocentesca, definito anche come “la cappella degli Scrovegni del basso Lazio”. Oggi è circondato da abitazioni, ma un tempo qui, in aperta campagna, c’era la principale via di accesso a Cori, che la collegava a via Appia e quindi a Roma.

Si parte poi alla volta di Giulianello e del suo lago. Nel cuore del suo borgo rinascimentale sorgono Palazzo Salviati e la Chiesa di San Giovanni Battista, che custodisce il Bambinello.

Passando da Cisterna di Latina, patria indiscussa del Kiwi, è impossibile non rimanere incantati dal Giardino di Ninfa, uno dei Monumenti Naturali Nazionali della Regione Lazio: bellezza, cultura, natura e silenzio trovano spazio in un unico luogo, dove i colori di ogni stagione sono esaltati dalla folta vegetazione.

Tappa 2 – Da Cisterna di Latina a Sermoneta

Sermoneta
Sermoneta, uno dei borghi più belli d’Italia

Proseguiamo il nostro itinerario verso Norma, definita la “tribuna d’onore dei Monti Lepini” per la sua posizione sull’altissima Rave, dalla quale è possibile scorgere l’isola di Ponza, oltre che tutta la Pianura Pontina. Di grande interesse il Museo Archeologico Virtuale, che propone un’introduzione alla storia di Norba antica, la città vicina definita “perduta”, perché nel XII secolo sparì a favore di Norma. Le rovine sono oggi visitabili tramite un’escursione.

Tappa da non perdere quella di Sermoneta, uno dei borghi più affascinanti del Lazio: antica città dei Volsci circondata da una cinta muraria, è famosa per il Duomo e per Castello Caetani, che domina l’intera Pianura Pontina ed è uno degli esempi più noti di architettura difensiva della Regione.

Arriviamo così al capoluogo pontino: Latina è una meta turistica molto apprezzata in estate per la sua vicinanza al mare, ma è anche ricca di monumenti e attrazioni che risalgono al periodo fascista, come Piazza del Popolo, nella quale troviamo la fontana e la torre dell’orologio.

Tappa 4 – Da Latina a Sabaudia

Sabaudia
Il mare di Sabaudia e del Circeo, in ogni momento dell’anno, invoglia a lunghe e piacevoli passeggiate (anche serali)

Prima di arrivare nella parte più bassa del Lazio ci fermiamo a Priverno, un borgo medievale arroccato su un colle a 150 metri sul livello del mare, che vanta una bellissima piazza con una lunga scalinata che porta alla Chiesa di San Tommaso d’Aquino.

Nel cuore dell’agro pontino sorge Sabaudia, meta turistica per eccellenza in estate, vanta un mare cristallino e un’attività legata all’agricoltura e all’allevamento delle bufale, per la produzione delle famose mozzarelle.

 I vini della strada del Vino della provincia di Latina

  • La Doc Cori – Impossibile non fare un tour delle cantine di Cori, i cui vini vantano la denominazione Igt Lazio e una lunga lista di premi e riconoscimenti.
  • La Doc Cori abbraccia il Cori Bianco Doc e il Cori Rosso Doc, ma anche il Cori Bellone.
  • Il Cori Bianco Doc, dal colore giallo paglierino, si sposa perfettamente con le pietanze di pesce, le verdure e i formaggi, grazie al suo sapore secco e strutturato. Il Cori Rosso Doc è invece un vino secco rosso rubino, dal sapore fruttato: è l’ideale per accompagnare carni rosse e formaggi stagionati.
  •  I Vini Igt Lazio – Sono numerosi i vini coresi a denominazione Igt Lazio, per una scelta dei produttori che permette una maggiore libertà. Le principali cantine coresi sono quelle di Marco Carpineti, Cincinnato e Pietra Pinta, le quali ricoprono un ruolo di spicco nell’enologia nazionale.

Prodotti tipici della Strada del vino della provincia di Latina

La Strada del Vino della provincia di Latina: la mozzarella di bufala
La Strada del Vino della provincia di Latina: la mozzarella di bufala

I secolari ulivi di Cori sono in grado di donarci un olio extravergine d’oliva di altissima qualità dal sapore delicato: questo è ottenuto dalla molitura a freddo, che permette di conservare tutte le sue proprietà nutritive; ma l’ulivo corese ci regala anche l’oliva tipo Gaeta, conservata in salamoia naturale.

La patria del Kiwi è invece Cisterna di Latina: il clima temperato umido e le caratteristiche del suolo favoriscono la coltura di questo frutto ricco di vitamina C e sali minerali.

La cucina pontina è sicuramente una delle più particolari e articolate grazie alle forti influenze romane e napoletane, ma che presenta delle sue caratteristiche specifiche: tipica della zona di Priverno è infatti la “Bazzoffia” o “Zuppa dell’amore”, un piatto che unisce pane raffermo e inzuppato con diverse verdure come carciofi, fave, piselli, bieta, lattuga e cipolla fresca.

Come non provare nella zona dei Monti Lepini la “Ramiccia” di Norma? E’ simile alla tagliatella a coste più strette, preparata con acqua, farina, uova, olio e soprattutto tanta pazienza; servita con un sugo di carne (spuntature e salsicce) è una vera delizia per il palato.

La polenta è invece il piatto tipico di Sermoneta, quella cotta ad arte in un paiolo di rame su fuoco a legna; ovviamente è condita con pomodoro, olio d’oliva e altri ingredienti locali.

Il nostro percorso gastronomico finisce con l’assaggio della mozzarella di bufala tipica dell’agro pontino, preparata solo con latte fresco a km 0. Una vera delizia.

Gli eventi della Strada del vino della provincia di Latina

  • Dell’Olio e delle Olive (Cori) – Da tre anni si svolge nel mese di dicembre questa manifestazione che mette in vetrina l’olivicoltura locale e gli oli extravergine di oliva della zona.
  • Sagra delle Castagne (Norma) – In autunno Norma festeggia le castagne con bracieri fumanti e fiaccole che animano il centro storico invaso da artisti di strada, musica e animazione; come da tradizione previsti percorsi gastronomici alla scoperta di prodotti e piatti locali.
  • Sagra della Polenta (Sermoneta) – Evento tra i più attesi della tradizione, quello che si svolge a gennaio, quando esperti polentari tramandano ai più giovani l’arte di cucinare questo piatto dal sapore particolarmente deciso.

Dove dormire e mangiare lungo la Strada del vino della provincia di Latina

  1. Cincinnato Agriturismo (Via Stoza 3, Cori) – Luogo ideale per una passeggiata tra le colline dei Monti Lepini; dispone di 15 stanze, 2 mini appartamenti e di un ristorante a vetrate per ammirare i vigneti e degustare i prodotti tipici del territorio: è aperto sia agli ospiti dell’agriturismo che ai visitatori nel weekend.
  2. Locanda Bonifacio VIII (Corso Garibaldi 39, Sermoneta) – Cibo di qualità servito in un antico frantoio del XIV secolo. I menù rievocano le tradizioni del territorio con materie prime eccellenti, accompagnate da vini locali.
  3. Hotel Il Gabbiano (Via Regina Elena 17/21, Sabaudia) – La struttura è l’ideale per trascorrere un soggiorno tra relax, natura e sport; a pochi passi dal centro storico, permette di raggiungere facilmente il Parco Nazionale del Circeo e le spiagge più belle.
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi


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