Con la polenta o con lo speck: il rosso altoatesino per eccellenza nasce (e si abbina) così

Aurora De Luca  | 08 Nov 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Il Lagrein è un vitigno autoctono del Trentino-Alto Adige, una regione che si distingue per la sua ricchezza vitivinicola e la varietà dei suoi paesaggi. Questo vitigno a bacca nera trova la sua massima espressione nei territori attorno a Bolzano, in particolare nel quartiere di Gries, dove viene coltivato con successo sin dal XV secolo. Il Lagrein si adatta bene anche ad altre zone della provincia di Bolzano come Ora, Appiano, Caldaro, Termeno e Cortaccia. Le origini del Lagrein sono avvolte nel mistero, con ipotesi che lo collocano come autoctono della regione o addirittura di origini greche o borgognone. Oggi, oltre all’Italia, il Lagrein è coltivato con successo anche in altri paesi come Australia e Stati Uniti.

Alla scoperta del Lagrein del Trentino-Alto Adige: il più altoatesino dei rossi

Lagrein Alto Adige

Il Lagrein, sia nella sua versione rosso che rosato, ha guadagnato una reputazione eccellente grazie alla sua qualità e al suo carattere distintivo. Il Lagrein rosso, in particolare, si è affermato negli anni ’90 come un vino di grande pregio, apprezzato sia a livello nazionale che internazionale.

Proprietà organolettiche

Il Lagrein rosso si distingue per il suo bouquet ricco e inconfondibile, con fragranti sentori di frutti rossi come ciliegie, lamponi e mirtilli, e note floreali di viola, arricchite da sfumature speziate di cannella e vaniglia, specialmente nelle versioni maturate in botte. Al palato si presenta vivace e avvolgente, con una buona struttura e tannicità, risultando sapido e piacevolmente persistente. Il Lagrein rosato, o “Kretzer”, offre un’aromaticità spiccata e stuzzicante, con un gusto fresco e pulito.

Dove degustarlo

Lagrein Alto Adige

Il Lagrein può essere degustato nelle numerose cantine e enoteche del Trentino-Alto Adige, dove è possibile apprezzare la varietà e la complessità di questo vitigno. Le degustazioni guidate offrono l’opportunità di scoprire le diverse espressioni del Lagrein, dal rosato al rosso, e di imparare a riconoscere le sue caratteristiche uniche.

Come abbinarlo

Il Lagrein, con la sua struttura robusta e i tannini ben presenti, è un vino che si sposa magnificamente con i sapori intensi e ricchi di piatti a base di carne. La sua capacità di bilanciare la succulenza di carni come la selvaggina e gli arrosti di maiale lo rende un compagno ideale per questi alimenti. I suoi profumi speziati, in particolare le note di pepe, lo rendono adatto anche a piatti aromatici e conditi, come il pulled pork o le costine impreziosite da una ricca salsa barbecue.

Per un’esperienza che celebra la tradizione culinaria del Trentino-Alto Adige, un bicchiere di Lagrein è perfetto accanto ai canederli allo speck. Questi gnocchi di pane speziati e affumicati, immersi in un brodo saporito o serviti asciutti con burro fuso e formaggio, trovano nel Lagrein il contrappunto ideale per un pasto genuinamente trentino.

Ecco alcune curiosità sul Lagrein, un vitigno ricco di storia e leggende:

  1. Rischio di estinzione: Fino agli anni ’70, il Lagrein era a rischio di scomparire. Fortunatamente, i vignaioli dell’Alto Adige hanno preservato questo vitigno, permettendoci di godere ancora oggi delle sue qualità uniche.
  2. Leggenda Medievale: Una leggenda narra che nel Medioevo, intorno al 1300, l’imperatore Carlo IV preferisse il Lagrein rosé (o Lagrein Kretzer) al Lagrein rosso perché più leggero e adatto alle sue truppe.
  3. Rinascita del Rosso: Il Lagrein Dunkel (rosso scuro) è riapparso solo negli anni ’90 del secolo scorso, dopo essere stato per lungo tempo vinificato esclusivamente in rosé.
  4. Origine del nome: Ci sono tre teorie sull’origine del nome Lagrein:
    • Potrebbe derivare dalla Vallagarina o Val Lagarina in Trentino Alto Adige.
    • Un’altra teoria lo collega a Lagara, una colonia della Magna Grecia, dove si produceva il Lagaritanos, considerato l’antenato del Lagrein.
    • Infine, alcuni studi suggeriscono una correlazione con il Pinot Nero di Borgogna, ipotizzando che il Lagrein possa non essere autoctono ma piuttosto tipico del Trentino Alto Adige.
  5. Lagrein Kretzer: Il nome “Kretzer” per la versione rosata del Lagrein deriva dai “kroizere”, graticci di vimini usati nella vinificazione in rosato. Un’interpretazione alternativa e meno probabile collega il nome al verbo tedesco “aufkratzen”, che significa graffiare, riferendosi al vino preferito dai giocatori di carte che spesso finivano per litigare nelle osterie.

Questo vitigno offre un’esperienza enologica che riflette la ricchezza e la diversità del suo territorio, unendo tradizione e innovazione in ogni calice.
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Aurora De Luca
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