Ritornare all’agricoltura non è più una frase con i connotati negativi che aveva assunto fino a qualche anno fa. Le grandi sfide alle quali saremo chiamati da qui ai prossimi anni, in particolare legate al cambiamento climatico e all’aumento della popolazione globale, ma anche alla trasformazione del settore economico-finanziario, vedono nel settore agroalimentare un fenomenale traino. Ed è proprio su questa falsariga che a Salerno si è appena conclusa la 3 giorni di AgriFood Future 2024, l’evento organizzato da Unioncamere e Camera di Commercio Salerno e fortemente voluta dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete.
72 ore durante le quali si è discusso, ci si è confrontati e si è assistito a un vivace dibattito sui temi che ruotano intorno al settore, con importanti momenti di approfondimento soprattutto sul ruolo dell’intelligenza artificiale, della necessità di innovare il sistema cibo, ma anche sull’importanza di favorire la dieta mediterranea non solo come patrimonio culturale collettivo, bensì anche come un motore di sviluppo per le realtà produttive locali.
AgriFood Future rappresenta, in questo senso, una idea vincente che si conferma anno dopo anno e che vuole sottoporre all’attenzione del pubblico di settore, ma anche del consumatore finale, non solo approcci teorici bensì le applicazioni pratiche che trasformano il settore primario nella risorsa strategica per lo sviluppo economico del nostro Paese.
Non a caso, da domenica 8 a martedì 10 settembre si è parlato anche dei temi della sostenibilità con particolare riferimento alle sfide geopolitiche, alla transizione climatica che determina anche un cambio di paradigma nelle produzioni agroalimentari, ma anche al tema sempre più pressante dello spreco di alimenti, che ogni anno priva le casse degli italiani di 15 miliardi di euro.
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Molto importante è stato anche il coinvolgimento territoriale grazie alla scelta di più location all’interno della Città di Salerno, dal Teatro Verdi al Salone Genovesi della Camera di Commercio di Salerno. Ambienti istituzionali, presenze forti che hanno permesso a giornalisti, politici, imprenditori, docenti universitari, critici gastronomici di approfondire tematiche strategiche e fondamentali per l’oggi e il domani.
La presenza di Google, attore fondamentale del mondo Tech, ha permesso inoltre di offrire ai presenti il primo corso di formazione sull’intelligenza artificiale legata al mondo della produzione di eccellenza, dal titolo “AI per il Made in Italy”. Nel corso di questo seminario si è parlato di Machine Learning e IA generativa, ovvero quegli strumenti che possono permettere alle realtà produttive, così come al settore marketing e comunicazione, di dare maggiore impatto e rilievo a ciò che fa grande l’Italia. Non a caso, proprio nel primo semestre del 2024 l’aumento dell’export italiano, che ha superato il Giappone portando il nostro paese alla 4° posizione globale per esportazioni (dietro USA, Cina e Germania), dimostra come ci sia sempre maggiore attenzione a questi temi.
La presenza di diverse migliaia di visitatori, con ben 75 ospiti, 25 panel e 25 buyer provenienti dai vari settori della GDO italiana, ha dimostrato ancora una volta la lungimiranza di Unioncamere e delle Camere di Commercio nel valorizzare la filiera agroalimentare e riconoscerle un ruolo di rilievo nello sviluppo economico italiano, con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia.
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