Si tratta della famiglia di vitigni più diffusa nella campagna emiliana: stiamo parlando del Lambrusco, il vino rosso frizzante più esportato al mondo, che occupa i primi posti anche per l’antichità delle sue origini. A confermarlo, i rinvenimenti di semi di vite dell’età del Bronzo nelle zone in cui avviene la produzione attuale del Lambrusco.
Non mancano i cenni storici sul pregiato vino nei versi di poeti come Virgilio, oltre che testimonianze tra cui quella di Plinio il Vecchio. Già esportato in Francia dal 1850, ha mantenuto il centro principale della produzione a Modena.
Il Lambrusco viene prodotto tra le province di Modena, Reggio Emilia e Parma, zone da cui “discendono” i sette rami: il Sorbara, il Grasparossa, il Salamino, il Marani, il Maestri, il Montericco e l’Ancellotta. I vitigni del Lambrusco vengono coltivati prevalentemente nelle aree vicine alle città di Modena e di Reggio Emilia.
Un vino rosso frizzante e vivace con una gradevole acidità e un moderato contenuto alcolico. Il Lambrusco è un vino tipicamente fruttato e fragrante, con un profumo che va dalla viola al fruttato. La sua elevata qualità è certificata anche dalla Denominazione d’Origine Protetta (DOP).
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