I luoghi fuori Roma da visitare

Lazio i luoghi fuori Roma da visitare

Fabrizio Capecelatro  | 03 Dic 2021  | Tempo di lettura: 4 minuti

 

Quali sono i luoghi fuori Roma da visitare? Quando si pensa a una vacanza romana si pensa ai luoghi più significativi e conosciuti della capitale. Ma c’è tanto altro da vedere per escursioni e momenti di relax nei dintorni di Roma.

Se si ha a disposizione qualche giorno, l’itinerario sicuramente più affascinante è quello verso il Lazio settentrionale, la parte interna della regione.

A circa 70km dalla città, infatti, ci si immerge in luoghi e paesaggi che sembrano davvero lontani dal mood romano.

Questi luoghi sono accessibili anche in giornata se si preferisce fare tappa base a Roma e girare anche per percorsi alternativi a quelli classici.

Luoghi fuori Roma da visitare: Viterbo il fascino medievale della città dei Papi

Al confine tra Lazio e Toscana, questa cittadina è stata la sede papale nel XIII secolo.

Ospita pertanto molte bellezze architettoniche che vale la pena andare a visitare.

Il Palazzo dei Papi, la Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo Pamphili, la Basilica di San Francesco la Rocca, per citarne una parte. Costruzioni del medioevo, alcune delle quali di stampo gotico, che hanno visto la nascita del “conclave” e osservato le successioni interne al Vaticano, tanto da valerle la dicitura città dei Papi.

Una menzione speciale va sicuramente fatta alle Terme di Viterbo: le Terme dei Papi appunto. Vi si trova una piscina di acqua sorgiva che viene alimentata dalla sorgente Bullicame, per oltre 2000mq di superficie. Al suo interno nascono cascate spontanee e la famosa grotta per fare un bagno turco naturale. La temperatura dell’acqua a 34° rende la permanenza gradevole e benefica, ideale per una giornata di relax non lontano da Roma.

Luoghi fuori Roma da visitare: Tarquinia e le origini etrusche

Nella maremma laziale si trova anche questo splendido gioiello, patrimonio dell’umanità dell’Unesco per le necropoli e i resti degli etruschi. Fu una delle più antiche e prospere città dell’Etruria, da subito in rapporti strettissimi con Roma. Addirittura tre dei sette re dell’impero romano arrivarono da questo ricco insediamento: Tarquinio il Superbo, Tarquinio Prisco, Servio Tullio.

Il Duomo di Tarquinia e le dodici chiese più note, varrebbero già la passeggiata, ma c’è tanto altro da vedere. La Necropoli e le mura medievali sono sicuramente uno spettacolo da visitare, insieme al palazzo Vitelleschi e al museo nazionale, per finire con la riserva naturale Salina. Ogni angolo della cittadina è una scoperta di cultura e storia che vale la pena approfondire.

Luoghi fuori Roma da visitare: Bomarzo e i suoi mostri

Nei pressi di Viterbo, si trova uno dei più spettacolari e particolari parchi che possiamo visitare. Non di certo un parco giochi ma uno straordinario complesso monumentale denominato Parco dei Mostri o Sacro Bosco.

Vi si trovano moltissime sculture realizzate in basalto risalenti al 1547 circa, anno in cui la costruzione del parco fu commissionata.

La rappresentazione delle “meraviglie” raffigura animali mitologici, divinità e mostri ma ci sono progetti davvero spettacolari come la casa inclinata di cui si fa fatica a rintracciare la matrice architettonica.

Il labirinto di simboli si estende per circa tre ettari ed è posto all’interno di un bosco di conifere e le rappresentazioni sono volutamente fuori da ogni schema prospettico ed estetico proprio per confondere chi vi entra.

Dalle Sfingi all’ingresso, alla fontana di Pegaso, fino al gruppo della Tartaruga e della Balena, passando per Cerere, il Drago e l’Orco, tutto ciò che si trova all’interno ci porta in una dimensione surreale e veramente suggestiva. Da non perdere.

Luoghi fuori Roma da visitare: la Faggeta vetusta, un bosco nord europeo a due passi da Roma

Sui monti Cimini, in cima a Soriano nel Cimino, si erge uno dei boschi più belli e maestosi d’Italia.

L’Unesco ne ha fatto patrimonio dell’umanità e, visitandola, si capisce facilmente il motivo.

Arrivare in faggeta è facilissimo e i percorsi organizzati rendono la passeggiata un’esperienza davvero rigenerante.

Nel bosco si viene accolti dalla maestosità dei faggi vetusti e dalla particolarità dei massi formatisi dall’attività vulcanica dei secoli scorsi.

La foresta vive di vita propria, nessun albero o forma di vita vengono condizionati dall’intervento dell’uomo, pertanto la vegetazione cresce spontanea e altrettanto spontaneamente cade o muore per dare vita ad altro.

Specie di anfibi e animali del sottobosco proliferano indisturbate mentre faggi alti oltre 50mt ci nascondono dal sole e dalla luce creando un’atmosfera magica e irreale. Lo spezzarsi di un ramo e il vento tra le foglie sono spesso l’unico rumore a fare compagnia e le chiome così fitte fanno in modo che la calura estiva sia decisamente un ricordo molto più lontano.

Tre tipi di sentieri consentono escursioni di diverse lunghezze e complessità ma tutte hanno in comune la magnificenza di ciò che il panorama offre durante il cammino e in cima alla vetta, da cui si ammira la valle del Tevere.

Oltre alla bellezza della vegetazione, i massi trachitici sono davvero uno spettacolo da ammirare: forme e dimensioni particolari per queste costruzioni originate dai residui di materiale lavico. Non ce ne sono due uguali tra loro e alcuni sono tanto alti da sembrare piccoli colli. In particolare vale la pena fermarsi al sasso naticarello che davvero sembra tenersi su per magia e che si tiene sospeso su una sporgenza del suolo: si dice che con un bastone come leva si possa far dondolare il sasso, ma queste 250 tonnellate non hanno mai ceduto!

Come si può intuire, questa è una delle zone che si possono esplorare nei dintorni di Roma, raggiungibile in auto dalla capitale o piena di bellissimi paesi per soggiornare. Relax, passeggiate, attrazioni, arte e curiosità che promettono un viaggio davvero meritevole di essere fatto.

Non dimenticatevi che i dintorni della capitale, e Roma stessa, sono famosi anche per il buon cibo. Concedetevi pertanto una Cacio e Pepe se siete da quelle parti e scoprite i cinque piatti tipici romani che ancora non conoscete.

Fabrizio Capecelatro
Fabrizio Capecelatro


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