Composizione:
a. Materia prima: farina di grano tenero, acqua, lievito naturale, lievito di birra, sale.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:
Tecnologia di lavorazione: farina, acqua e lievito stemperato in acqua tiepida vengono impastati fino ad ottenere un elaborato né troppo duro né troppo lento, quindi bastardo come si usa dire. Si lascia fermentare l’impasto per qualche ora, poi – dopo breve rimpasto – si formano dei pani a foggia di libro aperto del peso variabile dai 150 ai 300 gr. Si lascia lievitare ancora per qualche tempo, poi si cuoce nel forno caldo.
Area di produzione: periferia di Torino e cuneese.
Note: l’origine di questo pane è nella montagna torinese. Poi con l’esodo verso le grandi fabbriche del capoluogo i lavoratori hanno portato con loro anche le paisanotte, diventate paisane.
Nel suggestivo scenario di Vietri sul Mare, perla della Costiera Amalfitana celebre ...
Se ti dicessi che a pochi minuti dal blu cobalto del mare ligure si nasconde un ...
Un luogo che unisce eleganza contemporanea e memoria storica: la Tonnara di Bonagia, ...
Era il 1260 quando le prime braci illuminavano l’arco di pietra, ed è ancora qui, ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur