Le Strade dei sapori del Delta del Po

Stefano Maria Meconi  | 12 Apr 2019
Le strade dei sapori del Delta del Po, alla scoperta della cucina emiliana

Il Delta del Po è una delle zone naturali più vaste e importanti d’Italia, e tocca le principali località del rodigino e del ferrarese. Terre dalla storia straordinaria, ma anche luoghi profondamente legati alla tradizione enogastronomica, come nel caso della cucina emiliana.

Questo itinerario lungo le Strade dei sapori del Delta del Po ci porta a scoprire tutti i prodotti della provincia di Ferrara, dalla salama da sugo al melone di Bondeno, dall’aglio di Voghiera fino all’asparago verde di Altedo.

1 In breve

  • Partenza: Ferrara
  • Arrivo: Ferrara
  • Km totali: 114
  • Cosa puoi vedere: Castello Estense (Ferrara), Delizia di Belriguardo (Voghiera), Parrocchiale di Sant’Antonio Abate (Malalbergo), Torre temporanea dei Modenesi (Finale Emilia), Rocca Possente (Stellata di Bondeno)
  • Cosa puoi gustare: Melone di Bondeno, aglio di Voghiera, asparago verde di Altedo, pampapato di Ferrara, salama da sugo, cappellacci di zucca
  • Comuni attraversati: Voghiera, Santa Maria Codifiume, Altedo, Finale Emilia, Bondeno

2 Il percorso

Il nostro percorso alla scoperta dei sapori del Delta del Po non può che iniziare da Ferrara, la città degli Estensi, ma anche di tante ricette e tradizioni della buona tavola.

All’ombra del Castello e della Cattedrale di San Giorgio, da secoli, si alternano primi e secondi piatti, verdure e dolci che fanno felici tutti i palati.

La città, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è tra le più belle d’Italia, ed è ricchissima di luoghi da visitare. Oltre ovviamente ai simboli della fede e del potere, meritano una visita il Palazzo Schifanoia con i suoi eleganti affreschi, il Palazzo dei Diamanti (sede della Pinacoteca nazionale) e la Prospettiva di Corso Giovecca.

Lasciamo Ferrara e ci dirigiamo verso Voghiera, la città dell’aglio. Qui è possibile visitare la Delizia di Belriguardo, una antica reggia che gli Estensi fecero costruire nel 1435.

Si tratta del primo esempio di “casa di vacanze” realizzato in Europa, e oggi ospita la collezione del Museo civico di Belriguardo con reperti archeologici ed esempi di arte classica e contemporanea.

Rocca possente, Stellata di Bondeno
La Rocca possente a Stellata di Bondeno, tra le fortificazioni medievali più iconiche della provincia di Ferrara

Muovendoci verso sud arriviamo in provincia di Bologna, e giungiamo nella interessante Malalbergo, città dell’asparago, dove ad attenderci c’è la bella Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, esempio di elegante architettura con il suo pronao ad archi a sesto acuto.

Tornando verso nord, l’itinerario ci porta a Finale Emilia, una delle città più colpite dal terremoto del 2012. Il coraggio e la determinazione dei modenesi l’ha resa nuovamente vivibile, ma molti monumenti mancano all’appello, come la storica Torre dei Modenesi, irrimediabilmente distrutta (e in attesa di ricostruzione) o il Castello delle Rocche, che è sottoposto a un lungo processo di restauro e ricostruzione delle parti danneggiate.

Ne approfittiamo per un assaggio della torta degli ebrei, tipica ricetta locale, prima di muovere verso la penultima tappa dell’itinerario, Bondeno.

È qui che si trova la Rocca possente di Stellata, antico monumento difensivo dell’XI secolo originariamente bagnato dalle acque del Po e la Botte napoleonica, una sorta di diga ante-litteram che serviva a convogliare le acque dei canali.

3 Prodotti tipici

Il piatto simbolo di Ferrara sono i cappellacci di zucca, un primo piatto che unisce il sapore dolce della zucca al ricco condimento con il ragù emiliano.

Diffusissima anche la salama da sugo, un insaccato simile per preparazione al cotechino, e la torta tenerina, eccellenza dei dessert emiliani. Da provare anche il pasticcio di maccheroni e la coppia ferrarese, il tipico pane a forma di X la cui ricetta risale al Cinquecento.

Asparagi ferraresi
Asparagi, meloni, aglio… e non solo. Il Delta del Po è ricco di materie prime da assaporare

Gustoso il Melone dell’Emilia, dalle ricche proprietà organolettiche e servito già sulle tavole degli Estensi nel XVI secolo. Lo si coltiva tra Bondeno, Gavello e Zerbinate.

L’asparago verde di Altedo è una vera eccellenza del territorio ferrarese, a denominazione IGP e disciplinare severissimo, che ne limita la coltivazione in una zona compresa tra Bologna e Ferrara.

Sono solo cinque i comuni dove si può, invece, coltivare l’aglio di Voghiera DOP (Voghiera appunto, ma anche Masi Torello, Portomaggiore, Argenta e Ferrara), che viene utilizzato sia fresco intero, che passato al mortaio o congelato.

4 Eventi e manifestazioni

  • Sagra del Cocomero e del Melone (Codigoro)

Al cocomero (anguria) e al melone, vere tipicità del ferrarese, è dedicata la Sagra del Cocomero e del Melone – Fiera di Mezzogoro, nella omonima frazione di Codigoro. Natura, sapori e divertimento nell’atmosfera tradizionale della provincia

  • Sagra dell’Anguilla (Comacchio)

La città dell’anguilla celebra questo prodotto con una sagra che è un evento imperdibile. La cucina di terra e quella di mare si incontrano in una tradizione secolare

  • Fiera dell’Asparago (Mesola)

Tra degustazioni, visite guidate, assaggi di cultura e di natura la Fiera dell’Asparago di Mesola è l’evento primaverile da non perdere.

  • Sagra della Salamina da sugo al cucchiaio (Poggio Renatico)

Si tiene ogni anno a inizio autunno, ed è dedicata alla tradizione della salamina da sugo, un insaccato con una storia antichissima. Non solo salamina: a Poggio Renatico anche zucca, lasagne e tagliatelle!

5 Dove dormire e mangiare

  • Hotel Touring, Ferrara (Viale Cavour, 11)

A meno di 300 metri dal Castello Estense, una sistemazione pratica e moderna per visitare Ferrara e tutte le sue bellezze

  • Hostaria Savonarola, Ferrara (Piazza Savonarola, 18)

Davanti la statua del Savonarola e all’ombra del Castello la cucina tipica della città e della provincia in un’atmosfera moderna e accogliente

  • Ristorante Albergo Tassi, Bondeno (Viale della Repubblica, 23)

Accoglienza tradizionale e sapori di una volta per scoprire la provincia ferrarese nel suo clima più “verace”

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi



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