Lenticchia di Onano

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Leguminosa da granella destinata al consumo alimentare fresco. La forma appiattita, lenticolare; seme grande; colore variabile dal piombo scuro, al verde marmorizzato, al cinereo rosato. La lenticchia non presenta molte esigenze colturali: concimazione sconsigliata ed irrigazione non praticata.

 

Aree di rinvenimento del Prodotto: Acquapendente (VT), Onano (VT)

 

Cenni storici e curiosità
Della coltivazione della lenticchia di Onano si trova riscontro già nel 1561, negli “Ordini, statuti, leggi municipali della comunità e Popolo d’Onano”. Ancora più incisivo è il documento del 1616 in cui si cerca di porre un limite all’esportazione di leguminose da Onano, segno precoce dell’alto gradimento di questo genere di prodotti anche fuori dei limiti amministrativi ducali. Al contrario nel 1802 se ne esorta il commercio in quanto considerato prodotto di punta dell’economia del territorio. Ma è nei primi anni del ‘900 che la lenticchia di Onano ha la massima notorietà ricevendo riconoscimenti in tutto il mondo: nel 1910 a Roma e Buenos Aires; nel 1911 a Londra, Parigi e Albano Laziale; nel 1966 ad Onano stessa. Inoltre, si narra che Papa Pio IX , alla viglia del 1871, in seguito alla perdita del potere temporale, si consolò con un saporito piatto di lenticchie onanesi, avute in omaggio del cardinale Prospero Caterini.

Sagra della Lenticchia ad Onano nella settimana di ferragosto. La lenticchia di Onano è iscritta alla LR 15/00 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario”.

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