Produzione: Il sistema di coltivazione è quello tipico e tradizionalmente adottato nella zona: le piante vengono allevate sotto impalcature di pali di legno, preferibilmente di castagno, su cui vengono appoggiate le famose “pagliarelle” per proteggere le chiome degli alberi dal freddo e dal vento e anche per ritardare il più possibile la maturazione dei frutti. La raccolta dei frutti viene fatta a mano, poiché è da evitare il contatto diretto con il terreno.
Consumo: Il limone favorisce le difese naturali dell’organismo e protegge la parete vascolare; ha una funzione disintossicante e depurativa per l’organismo, ma anche ipotensiva e antireumatica. In cucina, può essere consumato al naturale oppure per preparare spremute e succhi o aromatizzare dolci, marmellate e bevande. Con il Limone di Sorrento si produce anche il “limoncello”, il famoso liquore tipico della zona.
Conservazione: Il Limone di Sorrento, tenuto a una temperatura tra i 5 e i 9°C con un’umidità relativa dell’85-90%, può essere conservato per 5-6 settimane.
Fonte: Disciplinare di produzione IGP del Limone di Sorrento