Lingua cotta di Carnia

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Lingua di manzo salmistrata e affumicata a breve stagionatura di pezzatura variabile tra i 1.300 e i 1.800 grammi.

 

Territorio interessato alla produzione: Area della Carnia in particolare l’alta valle del But.

 

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
La lingua viene curata, lavata, asciugata e salata a secco per 3 giorni con l’aggiunta di aromi (pepe, aglio, ginepro d alloro). Successivamente viene immersa in una salamoia per un periodo variabile tra i 15 e 20 giorni. La salamoia è una soluzione che per ogni 100 litri di acqua prevede 2 kg di sale e 2 kg di zucchero. Terminato il trattamento salino, la lingua viene lasciata libera in acqua corrente per 8 – 10 ore. Viene poi lasciata ad asciugare per 2 – massimo 3 giorni. Terminata l’asciugatura la lingua viene affumicata, la permanenza nella stanza “affumicatoio” dura tra i 3 e 4 giorni. Il prodotto viene poi cotto a vapore per un periodo variabile tra un’ora e un’ora e mezza, a seconda della dimensione della lingua. Il prodotto normalmente viene poi confezionato sottovuoto per una sua migliore movimentazione. La lingua può subire, come tutti i prodotti, un periodo di stoccaggio prima della sua messa in commercio in magazzini refrigerati.

 

Cenni storici e curiosità
Da sempre in moltissime famiglie della Carnia si producono insaccati di carne di grande qualità.

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