Dolci e gustosi, davvero immancabili in estate: sono i fichi, ottimi come frutta ma anche come pasto se accompagnati, come si fa a Roma, con pizza bianca e prosciutto. Sono deliziosi anche secchi, spesso consumati durante il periodo delle festività natalizie. Ma c’è una cosa che in molti non sanno, i fichi non sono un frutto e, inoltre, potrebbero ospitare una vespa morta al loro interno. Ma capiamo bene cosa succede all’interno dei fichi. Partiamo con il dire che i fichi non sono un frutto ma un fiore. Ogni fiore produce un singolo frutto, chiamato achene, ovvero i semini all’interno dei fichi. Il fico è formato da più acheni e quando ne mangiamo uno stiamo in realtà mangiando più frutti alla volta.
Detto questo qual’è il nesso tra fichi e vespe al loro interno? Il punto d’incontro tra fico e vespa avviene proprio per il fatto che i fiori di fico sbocciano internamente e hanno bisogno di essere impollinati in maniera diversa dai classici fiori che conosciamo. C’è un particolare tipo di vespa che si occupa di questo e si chiama proprio vespa del fico o Blastophaga psenes. Una simbiosi perfetta per la quale ne l’uno ne l’altro riuscirebbe a vivere.
Insomma esiste un insetto che è l’unico a poter fecondare i fiori di fico assicurandogli cosi la produzione di semi, uno scambio equo visto che il fico è l’unico albero adatto a permettere la vita di questo particolare insetto. Ma come avviene questo processo? La vespa femmina entra nel fico per deporre le uova, ali e antenne si staccano per permettere alla vera di entrare in uno spazio troppo angusto. Una volta all’interno del fico la vespa produce le uova non può più uscire. Ecco dunque perché si pensa che nel fico ci sia una vespa morta, ma non è così. Infatti il fico contiene un enzima speciale, la vicina, che riduce l’animale in proteine così decomponendo l’insetto. Questo però non vuol dire che sistematicamente in ogni fico che mangiamo c’è per forza una vespa, esistono alcuni fichi che non le contengono perché non richiedono fecondazione.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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