La Castagna di Vallerano: scopri perché è la specialità che si conserva più a lungo

Aurora De Luca  | 19 Ott 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Castagna di Vallerano DOP: cosa dice il disciplinare

Castagna di Vallerano

La Castagna di Vallerano DOP è un gioiello dell’agricoltura italiana, un prodotto che racchiude in sé la storia, la tradizione e la passione di una terra fertile e generosa. È una delle specialità più amate, tipica dell’entroterra del Lazio, in particolare della provincia di Viterbo. Di origine antica, questa castagna ha saputo conquistare i palati grazie alle sue inconfondibili caratteristiche organolettiche.

Storia del prodotto tipico

La tradizione narra che le zone attualmente coltivate a castagno a Vallerano siano sempre state destinate a questa coltura, preesistendo ad altre pratiche agricole. Documenti storici indicano l’esistenza della coltura del castagno già nell’anno 1500. Nel 1584, il principe Farnese autorizzò l’esportazione delle castagne solo ai paesi vicini in cambio di cereali. Nel 1656, un censimento nello Stato Ecclesiastico menzionava la produzione di castagne in questa zona. Nel 1996, un volume intitolato “Vallerano e le Confraternite” evidenziava come la vendita delle castagne fosse una delle principali fonti di sostentamento delle confraternite locali.

Conformazione

castagna di Vallerano

La Castagna di Vallerano DOP si presenta con una pezzatura che varia da piccola (96-120 acheni/kg) a media (71-95 acheni/kg) fino a grossa (50-70 acheni/kg). La sua forma è prevalentemente ellissoidale, a volte globosa, con un apice appuntito. Il pericarpo, sottile e di colore bruno-rossiccio, avvolge un seme dalla polpa bianca, croccante e dal sapore dolce e gradevole.
La “Castagna di Vallerano” è un prodotto distintivo con la Denominazione d’Origine Protetta (DOP) riservata ai frutti dell’ecotipo locale di “Castanea Sativa Miller”. Questa castagna, coltivata esclusivamente nel comune di Vallerano, in provincia di Viterbo, si distingue per le sue specifiche caratteristiche organolettiche, tra cui una pezzatura che varia da grossa a piccola e una polpa bianca dal sapore dolce. La zona di produzione, situata tra i 400 e i 750 metri s.l.m., beneficia di un clima e di un terreno ideali, con terreni vulcanici ricchi di sostanza organica. La raccolta avviene tra il 20 settembre e il 10 novembre, e le castagne possono essere conservate attraverso metodi tradizionali come la “cura a freddo” o la “cura a caldo”. L’immissione al consumo avviene in confezioni sigillate di diverse dimensioni, con un’etichetta specifica che riporta la denominazione DOP e altre informazioni essenziali. Il logo ufficiale rappresenta il profilo di Vallerano e i Monti Cimini, simboli della regione di origine.

Territorio

La zona di produzione della Castagna di Vallerano DOP è circoscritta esclusivamente al territorio del comune di Vallerano, situato in provincia di Viterbo, nella regione Lazio. Questi castagneti crescono su terreni di origine vulcanica, situati tra i 400 e i 500 metri s.l.m.

Curiosità

Una delle peculiarità della Castagna di Vallerano DOP è il metodo di conservazione, chiamato “curatura”. Questo processo avviene in vasche all’interno di grotte tufacee secolari, molto presenti a Vallerano, testimoniando il forte legame tra la coltivazione e il territorio. Questa castagna, grazie alla sua resistenza alla cottura e al suo sapore inconfondibile, può essere consumata in svariati modi: cruda, cotta, secca o come ingrediente principale in numerose ricette della cucina viterbese.

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Aurora De Luca
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